UNIONTRASPORTI / 'Divieto di guida notturna in Tirolo è contro diritto UE'

Mercoledí, 22 settembre 2021

Nel corso di una conferenza stampa italo-tedesca, svoltasi ieri a Roma presso Unioncamere-Uniontrasporti, è stato presentato oggi un parere legale sulla conformità del divieto di guida notturna per i mezzi pesanti in Tirolo con il diritto dell'UE.
Presenti Peter Hilpold, avvocato e autore della perizia, membri del Parlamento europeo, e rappresentanti delle imprese tedesche e italiane. Dopo l'apertura dei lavori da parte di Antonio Paoletti- vicepresidente vicario di Unioncamere e consigliere di Uniontrasporti, sono intervenuti i due eurodeputati Markus Ferber (CSU) e Massimiliano Salini (Forza Italia).
Entrando nel merito della vicenda, il divieto di guida notturna in Tirolo è entrato in vigore lo scorso 1' gennaio 2021 ed è stato ulteriormente inasprito, vietando il transito notturno di tutti i camion con motore diesel. Solo i camion LNG - e i camion a idrogeno ed elettrici non ancora disponibili sul mercato - sono ancora autorizzati a transitare: questo, sempre, secondo l'ordinanza tirolese.
La situazione è completamente opposta per il traffico di destinazione o di origine tirolese: tutti i camion EURO6 - anche quelli di prima generazione - possono transitare senza restrizioni.
Hilpold, docente di diritto europeo all'Università di Innsbruck, ha presentato il suo parere legale sulla conformità del divieto di guida notturna con il diritto dell'UE e ha spiegato gli aspetti del divieto di guida notturna che sono contrari al diritto dell'UE. Il divieto di circolazione è rivolto esclusivamente al traffico di transito e non è chiaro come un divieto totale di notte possa raggiungere l'obiettivo della riduzione dell'inquinamento atmosferico, dato che il traffico merci, a causa della mancanza di un'alternativa affidabile, si sposta semplicemente verso le ore diurne e, quindi, porta a costanti situazioni di maggiore congestione, traffico stop-and-go e lunghe code. Tutto questo non aiuta la qualità dell'aria in Tirolo, anzi si verifica l'esatto contrario.
Occorre infatti chiarire, com'è stato più volte detto sempre durante la giornata di ieri, fino a che punto l'esenzione del traffico tirolese di destinazione o di origine sia giustificabile secondo il diritto comunitario. Altro aspetto da non sottovalurare; l'Austria deve dimostrare quali misure siano state adottate per prevenire l'elusione e l'abuso dell'esenzione da parte dei trasportatori tirolesi.
Già lo scorso febbraio, ci fu un primo e preliminare parere dell'avvocato Peter Hilpold che aveva sollevato forti dubbi sulla conformità del divieto di circolazione settoriale con il diritto comunitario.  

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