ETA / Un nuovo standard etico 'human oriented' per la gestione degli autisti nel trasporto su gomma
Per i giovani scegliere di fare l’autista nei trasporti su gomma può e deve diventare una scelta di autorealizzazione, ma il settore non sa riconoscere e comunicare il ruolo e la professionalità di chi sta al volante di un camion e il risultato è una grave carenza di organico. L'associazione Ethical Transport Approach nasce a Brescia, nel cuore industriale del Paese, per promuovere un nuovo standard etico nella gestione degli autisti, come imprescindibile punto di partenza per rilanciare un comparto strategico della nostra economia. Il cambio di rotta, in tale ambito della logistica, è nell’interesse di tutti perché va a salvaguardia del brand Made in Italy, che non ha le radici nella nostra tecnica e tecnologia o nella ricchezza di materie prime, ma nelle capacità umane degli italiani che nei secoli hanno fatto nascere e crescere l’eccellenza del fare bene in ogni campo. E’ questo ancora oggi il primario valore che ci viene riconosciuto nel mondo. Invece si è disinvestito sulla persona e non si trovano più giovani disposti a guidare un camion così come mancano gli operai nelle fabbriche. ETA con ‘Il decalogo’ lancia una sfida per rifondare la società del domani.
Emanuela Carpella (Presidente ETA) e Giuseppe Lacorte (Vicepresidente ETA): “Come è nata l’idea, ragioni e finalità del progetto e dell’associazione”.
Dott. Antonio Colaianni – Project Development Manager ETA: “Il programma, le attività, il metodo e gli obiettivi di ETA”.
Dott. Ettore Pomarici (Formatore CQC, già Generale dell’Esercito e medico): “La preparazione professionale degli autisti dal punto di vista del formatore di CQC”.
Prof. Avv. Agostino Crosti – Docente a contratto al Politecnico di Milano in ‘Diritto penale ed Etica dell’ingegnere industriale’: “La centralità della persona come valore costitutivo del Made in Italy, da salvaguardare con azioni imprenditoriali human oriented”.
