MAN / La TEP di Parma rinnova la sua flotta con 10 nuovi Lion's City

Lunedí, 28 Ottobre 2019

Sono stati presentati, con una cerimonia breve, e stanno già prestando servizio per le strade di Parma.
La città ducale ha voluto dare, così, il suo personale benvenuto a dieci nuovi autobus, Man Lion's City, che rinnovano la flotta della municipalizzata locale, TEP.
Lunghi 12 metri, una capienzav totale di 91 posti di cui 29 a sedere in più spazi riservati a mamme con le carrozzine o disabili.
La motorizzazione è affidata a un motore MAN E2876 di 12,8 litri a sei cilindri in linea e una potenza di 300 cv (228 kW), il cambio è automatico ZF a sei rapporti. I nuovi bus hanno il pianale ribassato senza gradini interni per facilitare l’accesso a bordo e inoltre, grazie alle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, si inclinano lateralmente alla fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 cm. Questo dispositivo rende più agevole anche l’accesso per i passeggeri con disabilità motorie perché riduce il dislivello tra pianale e marciapiede e di conseguenza la pendenza della pedana a ribaltamento manuale in corrispondenza della porta centrale.
Roberto Prada, Presidente di TEP, parla dell'importanza dell'acquisizione di questi nuovi bus: “Parma ha una lunga tradizione di trasporto pubblico nel rispetto dell’ambiente. Questi veicoli vanno a sostituire altrettanti modelli più datati e in programma abbiamo un’opzione per altri 20 che invece saranno integrati in sostituzione di modelli già a metano, che hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita. Un aspetto che sottolinea come la nostra azienda abbia scelto il metano con largo anticipo rispetto al resto della media italiana. A ciò aggiungiamo che anche la trazione elettrica è seguita con grande attenzione. In questo ambito siamo un po’ dei pionieri, perché i filobus sono una tradizione nella nostra città e presto entreranno in servizio dei modelli che avranno un’autonomia di qualche decina di chilometri senza linea aerea, potendo quindi garantire il collegamento tra le varie infrastrutture, in particolare per attraversare il centro storico dove la filovia sarebbe troppo invasiva”.  

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