LEASEPLAN / Un Fleet Manager su cinque è Mobility Manager

Martedí, 14 Marzo 2017

Un Fleet Manager su cinque è oggi Mobility Manager, con la gestione integrata di tre aree relative alla mobilità aziendale. Innovazione tecnologica, attenzione alla sostenibilità ambientale e ottimizzazione dei costi sono le chiavi per un’ulteriore sviluppo di questa figura. Dalla ricerca di LeasePlan ed Econometrica emerge come la gestione degli spostamenti casa-lavoro, delle trasferte con auto aziendale e la gestione della flotta siano racchiuse in un’unica figura, il Mobility Manager. I viaggi per motivi di business e gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti sono un tema di grande attualità per le aziende, perché insieme alla gestione della flotta rappresentano le tre aree della mobilità aziendale, aree presidiate da fleet manager (gestione della flotta), travelmanager (gestione dei viaggi di lavoro) e mobility manager (gestione degli spostamenti casa-lavoro). Ecco perché LeasePlan ed Econometrica hanno deciso di approfondire l’argomento, raccogliendo dati e indagando sui futuri sviluppi. Chi si occupa oggi di fleet, travel e mobility management si trova di fronte a molteplici sfide e a tendenze molto forti, come l’affermazione delle nuove forme di mobilità condivisa (car sharing e car pooling) e l’uso sempre più massiccio di internet e di soluzioni mobili per organizzare un viaggio, soluzioni che da una parte aiutano le aziende a diventare più efficienti e sostenibili e dall’altra permettono ai dipendenti di ridurre drasticamente lo stress legato agli spostamenti. Ma c’è un altro fenomeno che negli ultimi anni sta condizionando l’evoluzione della mobilità aziendale. La possibilità di progettare ogni trasferta di lavoro in maniera più fluida e funzionale passa sempre più attraverso l’utilizzo sinergico delle infrastrutture di trasporto e sfrutta tutte le interconnessioni necessarie, dai treni agli aerei, dai mezzi pubblici urbani ed extraurbani fino a passare ai taxi e alle vetture a noleggio. L’intermodalità dei trasporti, intesa come la combinazione ottimale di mezzi diversi per raggiungere la propria destinazione finaleè oggi l’elemento fondamentale per una programmazione dei viaggi di lavoro in grado di razionalizzare tempi e costi. Il settore del travel management, insomma, è più che mai in grande fermento, nonostante una tendenza alla riduzione delle trasferte dovuta anche alla necessità di razionalizzare le voci di spesa. Gli stessi fenomeni (intermodalità e mobilità condivisa) stanno rivoluzionando anche il panorama del mobility management e cioè dell’organizzazione degli spostamenti casa-lavoro, un settore che nelle aziende di maggiori dimensioni può contare su un professionista dedicato,ovvero il mobility manager. Anche per capire in che modo le tendenze in atto stanno cambiando il settore della mobilità aziendale, LeasePlan ed Econometrica hanno recentemente condotto una rilevazione proprio su questi temi, rivolgendosi a un campione rappresentativo di fleet manager appartenenti ad aziende italiane con flotte di media e grande dimensione. Questa indagine si è posta innanzitutto l’obiettivo di chiarire quali siano le soluzioni preferite dalle aziende per l’acquisizione dei veicoli che fanno parte della loro flotta. Al primo posto vi è senza dubbio il noleggio a lungo termine, seguito a grande distanza da proprietà e leasing finanziario. Ma in che modo vengono utilizzati i veicoli in flotta? Secondo l’indagine, l’81% degli intervistati ha dichiarato che nella flotta di veicoli aziendali vi sono vetture concesse ai dipendenti in fringe benefit, ovvero in “uso promiscuo” (e cioè sia per motivi di lavoro sia per un utilizzo privato). In molti casi, poi, in flotta vi sono anche veicoli non assegnati in fringe benefit, affidati di volta in volta al personale che deve compiere delle trasferte in caso di necessità o affidati permanentemente a personale che può utilizzarli solo per motivi di lavoro. C’è poi anche una quota, modesta ma in crescita, di veicoli che vengono utilizzati in car pooling o in car sharing. Tra le soluzioni preferite dalle aziende per migliorare la gestione dei viaggi dei dipendenti al primo posto c’è l’utilizzo di software che permette ai dipendenti di prenotare autonomamente i viaggi e gli hotel, seguito dall’uso di app messe a disposizione dai fornitori/partner, dalla condivisione dei dati tra le varie piattaforme di gestione delle trasferte e dalla definizione di una travel policy maggiormente dettagliata. La maggioranza degli intervistati dichiara poi di disporre all’interno della propria azienda di un ufficio viaggi o comunque che in azienda vi è una responsabilità centralizzata per la gestione dei viaggi dei dipendenti per lavoro con mezzi diversi dalle auto della flotta aziendale. Dalla ricerca emerge inoltre che le aziende che dispongono di un mobility manager sono un quinto degli intervistati. In alcuni casi i mobility manager dispongono di un budget per incentivare i dipendenti a raggiungere gli obiettivi che l’azienda si è data per razionalizzare gli spostamenti casa-lavoro. Nei casi in cui vi è la possibilità di spesa, gli strumenti più utilizzati sono la promozione di navette aziendali e di abbonamenti a tariffe agevolate per l’utilizzo di mezzi pubblici. In crescita anche la diffusione del car pooling aziendale.

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