LOGISTICA / Ristrutturazione del debito per la F.lli Elia

Mercoledí, 11 settembre 2013

Trovato l’accordo con Intesa Sanpaolo e con l’azionista Clessidra, pronto a iniettare dei capitali freschi nelle casse dell’operatore logistico torinese specializzato nell’automotive. Ri-scadenziamento del debito e iniezione di nuovi capitali da parte del socio di maggioranza: sono questi i risultati raggiunti da F.lli Elia, che dopo un periodo di trattative ha siglato un accordo coi finanziatori per rilanciare la propria attività a seguito delle difficoltà dovute alla pesante crisi del mercato automotive. L'azienda, che dal 2008 ha acquisito il ramo automotive del gruppo Ambrosetti, nei giorni scorsi ha firmato - con il socio di maggioranza Clessidra (che dal 2006 controlla il 72,5% di F.lli Elia Spa tramite il 'veicolo' Lauro Sei) e con gli istituti di credito Banca IMI e Intesa Sanpaolo - un accordo per la ristrutturazione dell'esposizione debitoria, che attualmente ammonta complessivamente a 120 milioni di euro. In base a quanto concordato tra le parti, con l'ausilio degli advisor Alix Partners, Leonardo&Co e Roland Berger (il documento attende ora l'omologa da parte del Tribunale di Torino), Clessidra procederà a ri-patrimonializzare F.lli Elia tramite l'apporto di capitale in denaro per tre milioni di euro, l'accollo liberatorio, a favore della società, di parte del debito bancario per circa 47 milioni di euro e la sua riconversione in capitale.
A fronte di tale impegno del fondo guidato da Claudio Sposito (presente da tempo nel settore dei trasporti anche tramite le partecipazioni in Moby e CIN-Tirrenia), Intesa Sanpaolo accorderà un ri-scadenziamento del debito bancario residuo, che dovrebbe aggirarsi attorno agli 80 milioni di euro (dai 120 iniziali vanno tolti i 47 che si accollerà direttamente Lauro Sei) e a questo punto andare a scadenza nel 2017. Va a tal proposito ricordato che l'esposizione di F.lli Elia non deriva da indebitamento collegato all'attività industriale, ma esclusivamente dal leverage dovuto al cambio di proprietà, che è stato effettuato con un rapporto debito/equity vicino al 90%. L'accordo raggiunto con azionista e creditori (che prevede anche un rappresentante del gruppo Intesa Sanpaolo nel nuovo Cda delle società, al fianco dei due membri espressi da Clessidra e dei due indipendenti, uno dei quali resterà l'attuale presidente e amministratore delegato Roberto Volpato) consentirà all'operatore logistico piemontese di avere la 'tranquillità' finanziaria necessaria per concentrare i propri sforzi sul rilancio dell'attività e sul raggiungimento degli obbiettivi previsti nel piano industriale 2013-2017. Tra questi figurano la crescita dei ricavi consolidati da 65,1 a 85,3 milioni di euro, l'incremento dell'EBITDA da 9,7 a 15,1 milioni, il ritorno in positivo dell'EBIT che dovrebbe passare dai -2,2 milioni del 2013 a 5 milioni e la riduzione della perdita operativa, dagli attuali 9,1 milioni fino a circa 700mila euro. Gli strumenti individuati per raggiungere gli obiettivi sono vari, ma non potranno prescindere da una riduzione dei costi nonché dalla possibile cessione di alcuni asset (già a fine 2012 è stato ridotto il numero delle bisarche di proprietà), opzione che tuttavia sarà valutata caso per caso e adeguata alle esigenze contingenti e agli eventuali mutamenti delle condizioni di mercato.

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