IVECO / 8 marzo 2021: il costruttore torinese esalta importante ruolo donne nei trasporti

Lunedí, 8 Marzo 2021

Donne al lavoro, nella loro vita quotidiana. Donne inarrestabili che lavorano nel mondo dei trasporti con passione e determinazione, andando ogni giorno oltre gli stereotipi di genere e avviando così un profondo cambiamento per le nuove generazioni. Questo il tema principale affrontato in “Truck Queens”, il docu-video che, nella Giornata Internazionale della Donna, Iveco dedica a tutte le donne che lavorano nel mondo dei trasporti, celebrandone il ruolo e dando voce alle loro esperienze dirette.
Il colosso industriale torinese, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione globale Ogilvy e la media company Freeda racconta le storie di tre donne che hanno costruito la loro carriera in questo settore, storicamente a dominanza maschile. Nel docu-video, le tre donne - provenienti da paesi e realtà diverse, ma accomunate dalla stessa passione per i camion - condividono i loro sogni, parlano degli ostacoli e dei pregiudizi che hanno dovuto affrontare e raccontano di come hanno lottato con coraggio per ottenere un riconoscimento professionale nel settore in cui hanno scelto di lavorare.
La prima testimonianza è quella di Judith Ehrmann, meccanico di grande esperienza del Team Schwabentruck, in gara nel FIA European Truck Racing Championship. È lei che ha la responsabilità
di garantire che il camion della pilota ufficiale Steffi Halm sia pronto a scendere in pista e che guida il Service truck S-Way del team. Judith ha scoperto la propria passione da giovane, nell'azienda
di famiglia: “I miei genitori hanno una piccolissima azienda di trasporto pubblico a conduzione familiare. Era sempre piena di gente, un luogo in cui ci si sporcava ed era divertente guardare i ragazzi mentre lavoravano. È lì che ho capito che volevo essere un meccanico e così ho iniziato il mio percorso professionale”.
La seconda testimonianza è quella di Lorella Della Torre- Sales Manager presso un Concessionario Iveco in Italia. Nel corso di oltre 30 anni di carriera, Lorella ha ricoperto numerosi ruoli all’interno della propria organizzazione, guadagnandosi il rispetto dei propri colleghi e dei clienti. Non è stata una scelta facile: “Negli anni ‘80, quando ho iniziato a lavorare nelle vendite, il ruolo della ‘venditrice’ non esisteva, per cui me lo sono inventata. Entravo in un mondo prettamente maschile, in cui non c'era spazio per me. Ho dovuto lottare per farmi strada”.
L’ultima testimonianza è quella di Oti Cabadas, che ha sfidato i tradizionali pregiudizi per diventare un’autista di camion esperta. Ha trascorso molti anni al volante, e ora ha avuto l’opportunità di guidare un S-Way in missioni a lunga distanza. Vivere "on the road" è duro, ma Oti lo adora: “Gli altri lo considerano esattamente come qualsiasi altro veicolo, ma per noi è la nostra casa. In questo lavoro si fanno molti sacrifici, ma per me è appagante e mi dà molta soddisfazione – non rinuncerei mai a guidare un camion, per quanto duro possa essere”. 

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