DHL GLOBAL FORWARDING / Mario Zini, 'Costruire supply chain resilienti e sostenibili'

Venerdí, 30 Aprile 2021

In occasione dello ‘Smart Mobility, Transport & Logistics Summit’ che si è tenuto lo scorso 21 aprile, Mario Zini- Managing Director DHL Global Forwarding Italia, è intervenuto per parlare di supply chain resilienti, sostenibili, di innovazione e della necessità di una nuova customer experience per la supply chain. L’evento è stato organizzato da The Innovation Group con l’obiettivo di realizzare un dibattito tra gli stakeholder dell’industria automotive e della logistica per comprendere il mutamento dello scenario e le strategie da mettere in atto a seguito della pandemia da Covid-19.
L’emergenza sanitaria ha avuto un impatto enorme in ogni ambito, generando una crisi economica e sociale: anche il settore dei trasporti, sia di persone che di merci, ha subito un forte contraccolpo.
Il 2020 ha evidenziato la centralità dell’industria logistica all’interno del panorama economico mondiale, avendo ricoperto un ruolo primario per la consegna di beni essenziali, dalle commodities ai farmaci. Si è registrata un’accelerazione degli acquisti online tramite eCommerce con un aumento delle vendite del 31% rispetto al 2019.
Lo scenario che si è venuto a creare ha modificato profondamente i modelli di distribuzione delle merci, andando a incidere sul Last Mile Delivery e comportando una crescita considerevole di costi e sfide per gli operatori logistici per rispondere alle esigenze della customer experience.
In particolare, l’industria logistica ha dovuto fare i conti con una riduzione di oltre l’85% della capacità di trasporto su voli passeggeri, a fronte del quale si è verificato un aumento dei voli cargo. Se si pensa che fino al 2019, l’80% delle merci era trasportato su voli passeggeri ci si può rendere conto dell’enorme impatto che la pandemia ha avuto sulla supply chain. La corsa all’utilizzo di voli cargo non è ancora in grado di compensare il deficit e soddisfare la crescente domanda.
Nel 2021 la capacità segna ancora un -10% rispetto al periodo precedente, grazie anche ad una parziale riapertura di vari Paesi e mercati, specialmente per quanto riguarda la tratta trans-pacifica tra le Americhe e la Cina. Tuttavia, la capacità di voli passeggeri è ancora al di sotto del 50%, si pensi che su circa 3100 aerei disponibili, 1900 sono ancora inattivi.
 

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