COYOTE / Christina Bottis, 'strategia supply chain la chiave per successo di un brand'

Venerdí, 5 Giugno 2020

Christina Bottis (nella foto), Chief Marketing Officer di Coyote, spiega in che modo il brand e la supply chain sono collegati, e come entrambi questi elementi siano essenziali per la competitività di un'azienda nei prossimi 10 anni. Dopo centinaia di colloqui e confronti con spedizionieri e corrieri nella sua posizione di responsabile del marketing di Coyote, è apparso evidente che per poter mantenere le promesse di marketing, le aziende devono consegnare i loro prodotti.
La Bottis dice a chiare lettere: "Come esperta di marketing nel settore della supply chain, conosco bene l'impatto di quest’ultima sull'economia globale, ma col passare del tempo mi sono resa conto che la supply chain riveste un’importanza strategica anche per il brand di un'azienda. Brand è un termine generico, quindi è meglio essere più specifici. Il brand è definito da ciò che l’azienda rappresenta e dalle sue caratteristiche distintive: é la promessa intrinseca che un' azienda fa ai propri clienti, ed è il motivo per cui essa viene preferita alla concorrenza. In un mondo in cui le aspettative dei clienti sono sempre più elevate, la promessa di un brand dipende più che mai da una supply chain efficiente e resiliente. Il marketing può raccontare qualsiasi storia, ma se il brand non è in grado di soddisfare le aspettative create, la capacità di competere di quell'azienda risulterà gravemente compromessa".
Parole che anticipano il concetto di fondo che si vuole mettere in evidenza; dentro un brand ci deve essere, assolutamente, una strategia legata alla supply chain. Senza di essa, non ci possono essere risultati e successo. Su questo punto, Christina Bottis è ancor più chiara: "È facile perdere di vista la visione olistica che un cliente ha del brand: ogni interazione può aggiungere o togliere qualcosa alla sua percezione. Quindi, così come vengono elaborate con cura le campagne di marketing e i codici promozionali generati aciclo continuo, allo stesso modo e con la stessa attenzione è necessario pensare a tutti gli altri touchpoint che possono fare la differenza. Tutto dipende da questo: in un momento in cui la customer experience è diventata il più importante fattore differenziante praticamente in ogni settore, bisogna porsi una domanda critica: "La nostra customer experience è competitiva? E la risposta a questa domanda dipende sempre più dalla supply chain". 

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