Il Mondo dei Trasporti - Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

 Nel periodo compreso tra gennaio e settembre (incluso), la Volkswagen Veicoli Commerciali ha consegnato ai suoi clienti in tutto il mondo 350.800 veicoli commerciali leggeri, con un aumento del 9,1%. Ad ottenere particolare successo in questo periodo sono state la gamma T e la gamma Caddy che, con 146.900 Transporter e 117.000 Caddy all’attivo, hanno fatto registrare un aumento rispettivamente del 17,3% e del 12%. Anche nel solo mese di settembre, con 43.200 veicoli consegnati, il marchio ha registrato un significativo aumento rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente (+19,3%). “I nostri modelli sono orientati alle necessità dei clienti. Ecco perché hanno successo”, dichiara Bram Schot, Responsabile Vendite e Marketing della Volkswagen Veicoli Commerciali. “L’importante risultato conseguito in Europa occidentale ci spinge a fare ancora di più e porteremo avanti il successo ottenuto con il nuovo Amarok, che è
possibile ordinare presso i Concessionari a partire dalla scorsa estate, e il nuovo Crafter, che sarà presto in prevendita”.
In Germania, nei primi 9 mesi dell’anno, sono stati consegnati ai clienti 92.000 veicoli (+13,7%). La Volkswagen Veicoli Commerciali ha registrato una crescita anche nei mercati chiave europei costituiti da Italia (+48,9%, 8.100 unità), Spagna (+38,6%, 10.000 unità) e Francia (+21,9%, 14.200 unità). Nello stesso periodo, in Europa orientale sono stati consegnati ai licenti 24.700 veicoli, con una considerevole crescita del 13,7 %. Nei mercati extraeuropei, le regioni del Nord America hanno registrato un aumento delle vendite del 18,1%, toccando quota 5.700 veicoli. Anche nei singoli mercati rappresentati da Argentina (+6,6%, totale 15.500 veicoli) e Sud Africa (+1,6%, totale 6.500 veicoli) il Marchio ha conseguito una crescita. Cali delle vendite sono stati invece registrati nella regione Asia/Pacifico (-3%, 16.300 unità) e nelle regioni del Medio Oriente (-5%, 24.700 unità), nonché in Brasile (-29,5%, 6.400 unità).