USA / I camionisti perdono la battaglia del sonno con Obama

Lunedí, 8 Luglio 2013

Dormire qualche ora in più è un lusso che forse in pochi si possono permettere. Ma per i camionisti americani questa opzione è diventata un obbligo di legge destinata a cambiare il loro giro d'affari. In peggio. Ecco perché non ne vogliano sentire parlare di staccare le mani dal volante per riposarsi. È iniziata così una nuova battaglia tra gli autisti di tir e l'amministrazione Obama. Il braccio di ferro nasce dall'introduzione di una riforma - la più significativa dell'ultimo decennio in questo ambito - che pone dei limiti al numero delle notti in cui i guidatori di camion possono lavorare, impone soste durante la giornata e riduce la settimana lavorativa che passa così dalle 82 alle 70 ore. Ogni volta che le regole verranno infrante, la multa può arrivate fino a 11mila dollari per i gruppi attivi nel settore dei trasporti e fino a 2.750 dollari per i singoli individui. La Federal Motor Carrier Safety Administration, l'agenzia parte del dipartimento dei Trasporti chiamata a fare rispettare le norme in vigore questa settimana, controllerà gli appositi registri che ogni camionista è chiamato a compilare. L'obiettivo dei legislatori è ridurre incidenti causati da colpi di sonno. Ma la categoria di lavoratori toccati dalle nuove norme non ci sta: si temono ripercussioni economiche negative.

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