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Come già avvenuto sotto Ferragosto in occasione degli interventi-show attuati in controtendenza rispetto al fermo quasi biologico di tutte le opere italiane in costruzione, dalla mezzanotte di oggi le luci delle fotoelettriche torneranno a illuminare a giorno i cantieri delle opere connesse a TEEM-A58 che insistono nel Sud Milano.
Si è protratta sino alle 4,15 la prima delle tre nottate consecutive di lavori che, per ovvi motivi di sicurezza, comporteranno l’interruzione soft delle linee ferroviarie ad alta velocità e tradizionale.
La seconda e la terza notte di operazioni risultano programmate dalle 0,10 alle 4,15 del 10 e dell'11 settembre. Si confida, comunque, di concludere l'intervento all'alba di dopodomani in modo da riservare l'ultima nottata in calendario a rifiniture che escludano il ricorso a un terzo stop dolce dei treni.
I lavori, che consistono nella quarta fase di spinta del nuovo viadotto stradale di collegamento fra la Statale 9 «Via Emilia» e la Provinciale 17 «Sant’Angiolina», non provocheranno, in ogni caso, alcun problema alla normale circolazione dei convogli. Di conseguenza, sia i passeggeri di rientro dalle vacanze a bordo di Freccia Rossa o Italo sia i pendolari già rientrati dalle ferie e già risaliti sulle linee locali continueranno a viaggiare nel rispetto degli orari stabiliti dalle compagnie ferroviarie.
E questo perché i giganteschi argani idraulici impiegati, che, centimetro dopo centimetro, trascineranno il ponte in acciaio Corten e calcestruzzo (700 m di lunghezza, 30 m di altezza, 5mila t di peso) dal sito dov’è stato costruito (Vizzolo Predabissi) alla sede scelta per l’entrata in esercizio (Cerro al Lambro), entreranno in azione dopo il passaggio degli ultimi treni notturni e si fermeranno in anticipo rispetto al transito dei primi convogli mattutini.
L’intervento verrà portato a termine da 50 tecnici superspecializzati di Lambro Scarl, il consorzio titolare delle realizzazioni nel Lotto C (Melegnano, Vizzolo Predabissi, Cerro al Lambro, Paullo, Dresano, Casalmaiocco, Tribiano e Mulazzano). Ogni attimo dei lavori sarà, inoltre, seguito in diretta dal personale di Rete Ferroviaria Italiana inviato in loco con il compito di sovrintendere l'intervento.
La spinta del manufatto denominato IVN01 contempla lo scavalcamento del Fiume Lambro e, appunto, delle linee ferroviarie ad alta velocità e tradizionale. Il ponte tra la Via Emilia e la Sant’Angiolina va ritenuto, d’altra parte, a tutti gli effetti il gemello del Viadotto Lambro, ossia l’opera ingegneristicamente più complessa di TEEM-A58 che, grazie a 2,2 chilometri a sei corsie più due di emergenza, permette alla nuova autostrada di oltrepassare l’A1 Milano-Bologna, il Lambro e i binari dei treni.
Proprio sull’allestimento strutturale dell’IVN01 si è concentrato, con turni h24 pure a Ferragosto, il lavoro dei tecnici in servizio presso il cantiere di Vizzolo Predabissi. L’obiettivo dichiarato della Concessionaria Tangenziale Esterna SpA e dei Costruttori rimane, del resto, la consegna entro la primavera del 2016 dei 38 chilometri di nuove Provinciali e Comunali progettati, d’intesa con le Amministrazioni locali, allo scopo di modernizzare la mobilità dell’Area Metropolitana.
La volontà di rispettare pure per quanto concerne le opere viarie connesse il cronoprogramma stilato da CIPE e CAL accredita, quindi, la circostanza che la trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà dell’infrastruttura-sistema non s’è, certo, fermata al casello di partenza rappresentato plasticamente dagli oltre 49mila transiti quotidiani (34 per cento mezzi pesanti) registrati di media dal tracciato autostradale taglia code di TEEM-A58 nei feriali di luglio.
L’apertura del percorso a pedaggio di 32 km da Melegnano ad Agrate Brianza raccordato a sud con l’A1 Milano-Napoli, al centro con BreBeMi A35 e a nord con l’A4 Torino-Venezia s’è, anzi, riflessa positivamente sui tempi di costruzione delle strade ordinarie previste.