PALLETWAYS / Azienda contro gli “scioperi ingiustificati”

Lunedí, 17 settembre 2018

Di seguito una dichiarazione di Palletways, Network leader per la spedizione di merce pallettizzata, in merito all’azione di alcuni lavoratori dell’hub bolognese. “La società Palletways Italia di Calderara di Reno, Network leader per la spedizione di merce pallettizzata, ha sin dall’anno 2017 dato un grande segnale al settore della logistica bolognese, internalizzando i servizi prima appaltati, assumendo direttamente numerosi lavoratori ai quali applica il CCNL di settore, sottoscrivendo accordi di secondo livello migliorativi delle posizioni contrattuali (premi di produzione, assicurazione integrativa, ticket mensa ecc). L’Azienda è oggi costretta a denunciare che tutti questi sforzi e le disponibilità dimostrate hanno prodotto quale unico percepibile effetto scioperi del tutto ingiustificati da parte di lavoratori affiliati al Sicobas. Anche nella serata del 12 settembre 2018, alcuni lavoratori incitati dai soliti hanno avviato l’ennesima ingiustificata azione, volta ad avere indebiti riconoscimenti economici in questo modo sconfessando un accordo da loro stessi richiesto e sottoscritto, anche alla presenza del Coordinatore Nazionale Aldo Milani. Palletways è stanca di subire costanti atteggiamenti vessatori e non intende più cedere o arretrare di fronte a tali inaccettabili comportamenti; di ciò ha messo a conoscenza anche le altre sigle sindacali presenti nell’hub e riscontra come alcuni lavoratori non aderenti al Sicobas abbiano tentato di garantire continuità aziendale stanchi di subire tali atteggiamenti. La situazione così come rappresentata può portare in tempi brevi alla completa chiusura dell’hub Italiano con conseguente perdita di oltre 250 posti di lavoro sulla piattaforma bolognese e di ulteriori 2500 sui Concessionari del Network dislocati sull’intero territorio nazionale. L’assenza di adeguati strumenti legislativi a tutela delle imprese nei confronti di lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali che utilizzano strumentalmente la protesta mette a rischio la storia e il diritto di fare impresa in Italia. Chiediamo di poter continuare a lavorare per apportare il nostro contributo allo sviluppo dell’economia del Paese e auspichiamo un intervento di istituzioni e del legislatore, volto a tutelare chi da sempre applica le regole con coscienza e coerenza”. 

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