MILANO / Divieti a chi guida per lavoro, Sirtori: “Consegnare le merci diventerà un incubo"

Mercoledí, 5 Ottobre 2016

La Fai di Milano riscontra con viva preoccupazione i provvedimenti annunciati alla stampa dal Comune di Milano che vanno, ancora una volta, a determinare pesanti limitazioni alla circolazione dei veicoli, penalizzando tutti coloro che , non per scelta ma per necessità, debbono utilizzare un veicolo per muoversi in città. “L'intenzione di vietare l'ingresso in Area C ai mezzi diesel Euro 4, la"minaccia" di estendere la Zona a Traffico Limitato a buona parte del territorio cittadino e il paventato ritorno alle fasce orarie obbligatorie per l'attività di carico e scarico delle merci – scrive in una nota stampa Angelo Sirtori (nella foto), presidente di Fai Conftrasporto – rappresentano senza ombra di dubbio un programma di interventi che avranno fortissime ricadute sull'operatività e sui costi di esercizio delle imprese. Il problema, si badi bene, non riguarda solo il settore del trasporto e distribuzione delle merci, bensì ricade su tutti gli operatori che nell'esercizio della propria attività, utilizzano un autocarro, anche un piccolo furgone, quali i commercianti e gli artigiani. Si sta parlando, per intendersi, del traffico di servizio, di tutti coloro cioè che utilizzano un veicolo in quanto bene strumentale per fornire - appunto - un servizio alla città, sia esso il rifornimento delle merci, un trasloco, un'attività di manutenzione, o una consegna direttamente all'utente privato; tutte attività che, com'è evidente, non hanno un'alternativa all'utilizzo dell'automezzo privato. Come rappresentanti di categorie non possiamo che condannare queste misure di divieto, limitazioni, chiusure, attuate senza provvedimenti strutturali, sempre annunciati ma quasi mai realizzati, di riorganizzazione della distribuzione merci in città; interventi anche semplici da realizzare e a costo zero, quali le piazzole di sosta per il carico scarico, il cui numero insufficiente e l'utilizzo abusivo da parte dei privati determinano la sosta in doppia/tripla fila, intasamento del traffico, con inevitabili gravi problemi di sicurezza della circolazione. Ma questi provvedimenti, è bene sottolineare, hanno anche pesanti ricadute sulle tasche del privato cittadino, oltretutto facente parte delle categorie meno abbienti che, in questi anni di forte crisi economica, non hanno certo la possibilità di acquistare una vettura nuova, per poter fronteggiare i divieti sempre più restrittivi dell'amministrazione comunale. La Fai di Milano è, come sempre pronta e disponibile al confronto e alla collaborazione con l'Amministrazione cittadina, per cercare tutte le soluzioni praticabili e, soprattutto, economicamente sostenibili; ma afferma fin d'ora con chiarezza e determinazione, la propria contrarietà a nuovi, ennesimi, provvedimenti che, in nome di un ambientalismo solo di facciata, penalizzano in modo insostenibile le categorie produttive e la collettività”. 

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