FOCUS / Assistenza ai mezzi di trasporto sotto la lente di ingrandimento

Lunedí, 29 Luglio 2013

Il salone Autopromotec ha ospitato la presentazione dell’“Osservatorio Permanente sul Mercato dell’Assistenza Tecnica ai Mezzi di Trasporto - L'autoriparazione ed i suoi protagonisti”, giunto alla sesta edizione biennale. Lo studio, a cura dell’Osservatorio Autopromotec, evidenzia in prima battuta la profonda disparità fra la situazione italiana e il contesto mondiale. Nel 2012 il resto del mondo ha realizzato un record assoluto di autoveicoli prodotti, con una crescita del 5,4 per cento rispetto all’anno precedente, in Italia la produzione ha subito un forte calo. L’Unione Europea fra il 2011 e il 2012 ha registrato -7,3 per cento nella produzione di autoveicoli e l’Italia -15 per cento. Inoltre se si confrontano i valori della produzione nazionale di autoveicoli e motoveicoli del 2012 con quelli del 2007, l’anno precedente l’inizio della ‘crisi’, il rapporto segna un impressionante -49,3 per cento. L’analisi dell’Osservatorio evidenzia che il calo della produzione è stato accompagnato da un calo dell’acquisto e quindi delle immatricolazioni nazionali, che nel 2012 hanno visto un livello di vendite analogo a quello del 1979. Bisogna però notare che nonostante il calo della produzione e delle immatricolazioni di nuovi veicoli in Italia, il parco circolante nazionale ha continuato a crescere fino al 2011, arrestandosi nel 2012 per l’acuirsi della crisi. Altra importante nota è il mutamento della composizione del parco macchine, complice anche l’aumento del prezzo dei carburanti: i dati mostrano una preferenza per le autovetture a gasolio, Gpl e metano, mentre cala drasticamente la quota nel circolante delle auto a benzina. Si riduce anche la mobilità. La crisi porta inoltre ad una diminuzione delle spese per la manutenzione e la riparazione: -10,5 per cento sull’anno precedente. Per risparmiare non solo l’auto viene usata meno, ma molti automobilisti rimandano le manutenzioni considerate non indispensabili: questo non può che portare ad una riduzione della sicurezza sulle strade. Non solo, bisogna anche ricordare che in assenza di controlli regolari, le emissioni inquinanti dei veicoli tendono ad aumentare. Anche se la profondità della crisi finanziaria in Italia ha fatto rimandare alcune operazioni di manutenzione e diminuire la percorrenza chilometrica, secondo l’Osservatorio è bene non dimenticare che il settore dell’aftermarket è tendenzialmente anticiclico rispetto alle vendite del nuovo. Evidentemente se non cambio il veicolo dovrò effettuare manutenzione. Se verranno confermate le più recenti previsioni Istat che vedono una leggera ripresa del PIL pari allo 0,7 per cento nel 2014, l’aftermarket potrebbe trarre giovamento dal mutato clima economico. Lo studio, come per ogni edizione, è stato possibile grazie alle associazioni di categoria Airp, Aica e Federpneus, che costituiscono il comitato promotore della rassegna Autopromotec, ma anche grazie a tante altre prestigiose associazioni, enti ed istituzioni, citati nelle fonti.

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