CONTINENTAL / Stabili le immatricolazioni di autocarri pesanti, aumento per gli autobus

Giovedí, 14 Maggio 2015

Nel 2014, in Italia, le immatricolazioni di autocarri pesanti (con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate) sono state 5.518, con un calo di sole 27 unità (-0,5%) rispetto al 2013. Sempre nel 2014 le immatricolazioni di autobus sono state 2.792, con una crescita del 15,7% rispetto al 2013. Lo studio del Centro Ricerche Continental Autocarro da cui derivano questi dati fornisce anche il dettaglio regionale delle immatricolazioni. Nel comparto degli autocarri pesanti la regione che ha fatto registrare l’incremento maggiore è il Trentino Alto Adige (+26,9%), seguito da Valle D’Aosta (+26,3%) e Sardegna (+25,5%). Anche Lombardia, Basilicata, Veneto, Liguria, Toscana e Campania hanno fatto registrare dati positivi. Abruzzo e Friuli Venezia Giulia si sono attestate sugli stessi livelli del 2013. Nelle altre regioni, invece, le immatricolaizoni di autocarri pesanti sono calate: si va dal -3,1% dell’Emilia Romagna fino al -34,1% dell’Umbria. Diverso il discorso per le immatricolazioni di autobus: a livello regionale l’aumento maggiore è stato in Emilia Romagna (+104,4%) e in Trentino Alto Adige (+102, 5%) mentre, il calo maggiore è stato in Valle D’Aosta (-71,9%). Il trend che emerge se si considerano i dati sulle immatricolazioni negli ultimi anni vede il comparto degli autobus in ripresa e il comparto degli autocarri pesanti in fase di stabilizzazione. “Per quel che riguarda gli autocarri pesanti, in seguito al calo delle immatricolazioni degli anni scorsi – mette in evidenza Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – il fatto che nel 2014 si sia registrato un livello di nuove immatricolazioni molto vicino a quello del 2013 è da considerarsi positivo. Il 2015 potrebbe quindi essere l’anno in cui avverrà l’inversione di tendenza e le immatricolazioni di autocarri pesanti torneranno a crescere. Ce ne sarebbe bisogno, perché il parco circolante in questi anni è molto invecchiato e i mezzi più vecchi hanno un livello di emissioni di sostanze nocive nettamente più alto rispetto ai mezzi più recenti. Anche dal punto di vista della sicurezza della circolazione uno svecchiamento del parco circolante avrebbe importanti effetti positivi, visto che i mezzi più recenti hanno dispositivi di sicurezza molto più aggiornati ed efficaci rispetto a quelli più vecchi”.

 

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