CONFTRASPORTO / Paolo Uggé: "Più morti sulla strade? Senza controlli e senza costi minimi dei trasporti continueranno ad aumentare"

Lunedí, 19 Ottobre 2015

Di seguito le dichiarazioni del presidente di Conftrasporto Paolo Uggé (nella foto) in merito all'aumento di incidenti e vittime della strada. "Regole chiare e controlli puntuali su strade e autostrade sono i principali strumenti con i quali si possono ridurre morti e feriti in incidenti. Regole come quelle previste dalla legge sui costi minimi per la sicurezza dei trasporti merci (indispensabili per garantire che sia fatta un'adeguata manutenzione dei Tir e che al volante ci siano dei professionisti e non dei poveracci sottopagati e costretti a guidare per 12 ore di fila), che inspiegabilmente viene ignorata dalla committenza; controlli come quelli che le scarsissime pattuglie presenti sulle strade non possono assicurare. Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi di tutti: un aumento di vittime della strada che si è registrato nei primi 9 mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. La più drammatica conferma che senza regole e senza controlli per strada si muore di più". Con queste parole il presidente nazionale di Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato i nuovi dati relativi agli incidenti e alla sicurezza stradale presentati nella riunione della Commissione per la sicurezza stradale nel settore dell’autotrasporto". "Dati che confermano un'allarmante retromarcia nel percorso che negli ultimi anni aveva portato invece a una diminuzione degli incidenti, in particolare quelli che vedono coinvolti mezzi pesanti", ha commentato Paolo Uggè: "Se nel periodo gennaio-settembre 2014 i numeri raccontavano di 152 incidenti con coinvolti mezzi pesanti, con un bilancio di 173 morti e 101 feriti, le cifre relative al periodo gennaio settembre 2015 indicano 169 incidenti mortali con coinvolti mezzi pesanti, costati la vita a 187 persone e il ferimento di 109. Tra i due periodi gli incidenti mortali con camion coinvolti sono aumentati di 17 unità con un + 11,2 per cento, i morti di 14 unità (+8,1 per cento) e i feriti di 8 unità (+7,9 per cento). E su 187 decessi, 29 hanno avuto come vittime dei conducenti di camion, con un incremento, rispetto al 2014, di 3 morti e un + 11 per cento". E secondo Paolo Uggè un ruolo in questo aumento delle vittime sulle strade l'ha avuto sicuramente "il sostanziale abbandono dei costi minimi della sicurezza, quegli stessi costi che una legge del Parlamento italiano ha espressamente voluto ma che migliaia di committenti hanno boicottato, pensando esclusivamente a pagare il prezzo più basso possibile. L'equazione meno regole e meno controlli, uguale più morti e feriti", ha concluso Paolo Uggè, è drammaticamente confermata da questo rapporto. Dopo anni in cui morti e feriti erano diminuiti, con i risultati più significativi raggiunti proprio nei casi di incidenti con coinvolti mezzi pesanti e, guarda caso, proprio dopo l'emanazione della legge sui costi minimi, l'assenza di regole e controlli ha fatto invertire la rotta!". 

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