ENERGIE RINNOVABILI / Biocarburanti di seconda generazione, in vigore nuove regole

Mercoledí, 30 settembre 2015

Ridurre i biocarburanti derivati da coltivazioni agricole e spingere su quelli di seconda generazione da rifiuti, residui e nuove fonti come alghe. Questo l'obiettivo della direttiva 9 settembre 2015, n. 2015/1513/Ue. Modificando la direttiva 98/70/Ce sulla qualità della benzina e del diesel e la "direttiva rinnovabili" 2009/28/Ce stabilisce che ai fini del raggiungimento del 10% del consumo di energia di trasporti al 2020 la quota dei biocarburanti di prima generazione (derivati da colture su terreni agricoli) non può superare il 7 per cento. Per i biocarburanti di seconda generazione come quelli da alghe o rifiuti è fissata una quota indicativa non vincolante dello 0,5 per cento. La direttiva, che va recepita entro il 10 settembre 2017, prevede inoltre che i fornitori di carburanti facciano una relazione all'Autorità competente dello Stato membro e alla Commissione Ue delle emissioni cosiddette "Iluc" (dovute al cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni) dei carburanti anche se questo rendiconto non sarà preso in considerazione nel calcolo della "carbon footprint" dei carburanti ex direttive 98/70/Ce e 2009/28/Ce. (fonte nextville.it) 

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