ANITA / Road Alliance di Parigi documento fondamentale per l’autotrasporto

Giovedí, 2 Febbraio 2017

È stato firmato a Parigi da otto Paesi membri dell’Unione europea – Italia, Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo e Svezia – e dalla Norvegia, la “Road Alliance" per l'autotrasporto in Europa, ossia il memorandum che mira a promuovere una politica integrata per la tutela dei diritti sociali dei lavoratori e della sicurezza stradale nel settore. “Non possiamo che essere felici per l'affermazione secondo la quale la liberalizzazione del trasporto stradale non possa essere perseguita se non dopo che sia stata messa in atto un’armonizzazione della legislazione sociale, ciò è quanto ANITA chiede da tempo - ha dichiarato il Presidente di ANITA (Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto merci e logistica aderente a Confindustria) Thomas Baumgartner (nella foto) - Condividiamo pienamente l’impostazione delle politiche del trasporto portate avanti dal governo, e apprezziamo la determinazione, la forza e l’attenzione con la quale il Ministero dei Trasporti e il Sottosegretario Simona Vicari, stanno seguendo questo importante capitolo della vita delle imprese di autotrasporto”.
Il memorandum fissa un piano d'azione che persegue due obiettivi: far convergere alcune misure nazionali di attuazione regolamenti europei e migliorare la vita dei lavoratori e armonizzare le pratiche di controllo sulla base di reciproche esperienze, rafforzando la cooperazione per una lotta più efficace contro le frodi. “Accogliamo positivamente – ha aggiunto Baumgartner – la Road Alliance firmata a Parigi, documento fondamentale per la risoluzione di problematiche oggettive e per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto con il governo poiché solo con la collaborazione e la condivisione si possono ricercare soluzioni adeguate a riposizionare le imprese italiane nel mercato europeo. Siamo molto soddisfatti anche della volontà di agevolare l'uso della CMR elettronica (e-CMR) attraverso l'adesione al protocollo aggiuntivo UNECE riteniamo, infatti, che bisogna essere aperti alle innovazioni e soprattutto a quelle che riducono abusi e illegalità nelle attività di autotrasporto”. Sul tema delle autorizzazioni multilaterali CEMT, ANITA che aveva chiesto l’uscita dell’Italia dal sistema delle Quote, registra una maggiore sensibilità da parte degli altri Paesi firmatari.
 

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