AIRP / Il tir sharing per ovviare ai viaggi a vuoto

Mercoledí, 8 Giugno 2016

Nel 2014 in Europa i viaggi a vuoto, ovvero i viaggi con cui un autocarro si reca senza merci al suo successivo punto di carico, sono stati il 21,3% sul totale dei viaggi effettuati. Questa percentuale sale al 24,6% se si prendono in considerazione solo le merci trasportate a livello nazionale, mentre si riduce al 12,7% per le merci trasportate a livello internazionale. Questi dati di fonte Eurostat sono stati analizzati e resi noti dall’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). Come emerge chiaramente dai dati citati, dunque, è a vuoto più di un quinto dei viaggi effettuati dagli autotrasportatori sulle strade europee. Si tratta senza dubbio di un dato negativo per l’economia, ma anche per l’ambiente. I viaggi a vuoto, infatti, hanno un peso rilevante sui consumi di carburante, sulle emissioni di CO2 e sui costi in generale delle aziende dell’autotrasporto. Il dato sui viaggi a vuoto diventa ancora più rilevante se si considera che in alcuni casi, come quello dei trasporti speciali (per esempio i camion con mezzi frigo, con autocisterne o i veicoli per il trasporto rifiuti), i viaggi a vuoto rappresentano una componente addirittura inevitabile del trasporto merci su strada e, quindi, la loro quota sulla percentuale dei viaggi a vuoto è ancora più elevata. Questo perché per gli autocarri con allestimenti speciali è solitamente difficile trovare un carico per il viaggio di ritorno. Cosa si può fare allora per rendere il trasporto su gomma più efficiente e, allo stesso tempo, economico e sostenibile? Una soluzione che oggi sta prendendo sempre più piede è quella del tir sharing. Il tir sharing funziona nella stessa maniera del più noto car sharing, già ampiamente diffuso nel mondo dei trasporti, con la differenza che, anziché trasportare con l’auto passeggeri che condividono lo stesso itineario, si trasportano carichi con i tir. In particolare, tramite le principali piattaforme online di borsa carichi, è possibile mettere in contatto le richieste di un mezzo di trasporto con le offerte di un carico. In questo modo chi dispone di un mezzo, ma non di un carico, può ridurre i viaggi a vuoto. Chi invece dispone di un carico, ma non di un mezzo, può effettuare la consegna della propria merce a un prezzo inferiore, in quanto risparmia sui costi di utilizzo del mezzo, sfruttando un viaggio già programmato da un altro autotrasportatore. Il sistema del tir sharing, dunque, si basa su una pianificazione della logistica che consente di concentrare gli spostamenti delle merci e di convogliarli verso quei tir che partirebbero con un carico parziale. Utilizzando la piena capacità di carico dei mezzi durante ogni loro spostamento si ottiene così il vantaggio di ridurre e ottimizzare il traffico via gomma, con ricadute positive sia sulla viabilità che sull’ambiente, oltre che sul bilancio economico delle aziende autotrasportatrici. 

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