VINCO / Multe stradali più care, spese di notifica al +40%

Lunedí, 8 Luglio 2019

In Italia nell’ultimo anno il costo delle multe è aumentato del 2,2% rispetto al 2018. A giugno è, inoltre, scattato il rincaro del 40% delle spese di notifica sulle multe stradali recapitate da Poste Italiane.
Vinco.net, l’innovativa piattaforma digitale, che in pochi click sia da smartphone che da computer consente di presentare ricorsi online contro le multe ritenute illegittime o ingiuste, è in prima linea non solo per sostenere i cittadini nel verificare l’effettiva liceità delle contravvenzioni, ma supporta l’utente anche nei difetti di notifica di ricezione delle stesse. Il servizio, lanciato lo scorso settembre a Milano, è già disponibile in tutta Italia, con un numero di ricorsi in costante crescita, a conferma dell’interesse da parte degli utenti.
La sicurezza stradale è un tema importante per la protezione dei cittadini, altrettanto lo è l’informazione in merito alle sanzioni illegittime da violazione del codice della strada. Che siano giuste o meno, a partire dal 1°gennaio 2019, l’importo delle contravvenzioni ha subito un aumento pari al 2,2%. Questo rincaro è previsto da una norma automatica che contempla l’aggiornamento biennale degli importi, come scritto nell’articolo 195 del Codice della Strada (decreto legislativo nr. 285/1992 e successive modificazioni) comma 3: “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Oltre a questo dato, lo scorso 10 giugno 2019, è scattato un ulteriore aumento in merito alle spese di notifica delle contravvenzioni recapitate da Poste Italiane. La motivazione riguarda le modifiche apportate alla legge 890/1982 e alle Delibere attuative dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in tema di notifiche a mezzo del servizio postale, in particolare per la forfettizzazione del corrispettivo CAN (Comunicazione di avvenuta notifica) e CAD (Comunicazione di avvenuto deposito) nella tariffa Atto Giudiziario, abolite in passato ma ristabilite quest’anno. Come si legge nel comunicato di Poste Italiane, infatti: “Al fine di una complessiva ottimizzazione del servizio erogato (…) i corrispettivi dovuti per le attività di postalizzazione e notifica dell’Atto Giudiziario e delle comunicazioni connesse dovranno essere corrisposti con nuove tariffe. Alle vigenti tariffe sarà applicato un importo aggiuntivo forfettario (pari a 2,70 euro) per le spese relative alle Comunicazioni di Avvenuta Notifica (Can) e di Avvenuto Deposito (Cad) eventualmente emesse ai sensi degli art. 7 e 8 della legge 890/1982 e sinora addebitate al momento della restituzione dell’avviso di ricevimento cd. 23L”.
Mauro Tommaso De Candia, Amministratore Delegato di VINCO.NET, “è bene sapere che se dopo l’avviso di giacenza, Poste Italiane non ha comunicato un altro avviso con raccomandata A/R, la notifica non si realizza”. La Corte Costituzionale (sentenza n. 346/98) ha infatti detto che non è sufficiente il solo avviso di giacenza, ma occorre un ulteriore avviso tramite lettera raccomandata della giacenza stessa. Solo in seguito a questo la notifica viene effettuata.
 

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