ANAS / Sicurezza stradale, 'Dimezzare gli incidenti entro il 2030'
Ridurre gli incidenti stradali sulla rete stradale e autostradale del 50% entro il 2030. È questo l’impegno che ha messo in campo Anas (Gruppo FS Italiane) in occasione della Giornata Mondiale in Ricordo delle Vittime della Strada. Il tema è stato al centro del webinar “Sicurezza stradale: Obiettivo zero vittime” organizzato in collaborazione con Piarc Italia (Associazione mondiale della strada). All’incontro, aperto dal Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi, sono intervenuti, tra gli altri, Raffaella Paita- Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Massimo Simonini- Amministratore Delegato di Anas, Paolo Maria Pomponio- Direttore del Servizio della Polizia Stradale, Angelo Sticchi Damiani- Presidente ACI-Automobile Club d’Italia, Carla Cappiello- Presidente Ordine Ingegneri della Provincia di Roma.
La strategia di investimento di Anas è focalizzata sulla manutenzione programmata e sul potenziamento della rete stradale con l’obiettivo di superare la logica dell’intervento episodico o emergenziale in favore di azioni che prevengano le criticità. Un approccio possibile grazie alla significativa iniezione di risorse prevista dal Contratto di Programma Anas 2016-2020 rimodulato che è passato da 23,4 miliardi a un totale di 29,9 miliardi di investimenti. In cifre: 15,9 miliardi (+44% rispetto a prima), pari al 53% del Piano complessivo, vanno alla manutenzione programmata, adeguamento e messa in sicurezza della rete. 14 miliardi, pari al 47%, sono destinati a nuove opere e completamenti itinerari. Nell’ambito del piano complessivo degli investimenti il 52% interessa le regioni del Sud Italia e le isole per un totale circa 15,7 miliardi. Il 24, pari a circa 7 miliardi, riguarda le regioni del centro. Il 19%, pari a circa 5,7 miliardi, riguarda le regioni del nord. Il restante 5% comprende investimenti per danni ed emergenze, fondo progettazione e investimenti in tecnologie stradali e applicazioni tecnologiche.
Anas è dunque impegnata su due fronti: da un lato il potenziamento degli standard di sicurezza della propria rete e dall’altro la sensibilizzazione di chi viaggia a rispettare le regole del Codice della strada. Sulle strade Anas, i tamponamenti risultano essere la tipologia prevalente di incidente a cui è ascrivibile più del 50% degli eventi registrati e il 37% circa degli eventi mortali. Una incidenza elevata si rileva anche per le fuoriuscite autonome. Dati che riportano ancora una volta alla principale causa di incidentalità: la distrazione, spesso dovuta all’uso improprio dello smartphone. Il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare durante la guida è fino a quattro volte superiore rispetto a chi non ne fa uso.