AIRP / Ricevuto il trofeo Gipa dell’Eccellenza
L’Airp, l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici ha ricevuto il trofeo Gipa dell’Eccellenza. Prestigioso riconoscimento nella categoria “Economia Circolare”, ricevuto per il merito di aver sostenuto e promosso la ricostruzione dei pneumatici usati. Oggi il pneumatico ricostruito, come sostenuto già dalla stessa Airp, ha visto aumentare la sua quota di mercato. Stefano Carloni (nella foto), Presidente di Airp, parla di questo premio ricevuto: “Siamo onorati di ricevere questo premio che conferma l’impegno di Airp nel supportare e aumentare il prestigio dell’industria della ricostruzione di pneumatici, sotto il profilo ambientale, sociale, tecnico ed economico. Ma soprattutto questo premio certifica come il settore della ricostruzione di pneumatici rivesta una grande importanza nel più ampio panorama del settore dell’assistenza post-vendita. Ad oggi Airp conta 35 aziende associate come ricostruttori di pneumatici, più alcune aziende fornitrici di macchinari e materiali per la ricostruzione. Queste ultime, pur non essendo numerose, rappresentano però una vera e propria eccellenza italiana nel mondo, che da molti decenni è in grado di esprimere una forte capacità di innovazione, tanto da arrivare ad esportare gran parte della propria produzione. L’importantissimo risultato ottenuto con i dazi, è stato il frutto di un lavoro davvero collettivo, che ha coinvolto la nostra associazione europea (Bipaver), le altre associazioni nazionali, la stessa industria del pneumatico e le singole aziende associate. Con le misure introdotte è stato finalmente rimosso il più grande ostacolo che la ricostruzione ha avuto negli ultimi anni, permettendo quindi al pneumatico ricostruito di ritrovare la sua competitività”. Tuttavia, questo non significa ancora che l’industria della ricostruzione di pneumatici si sia salvata. “Molto lavoro ancora ci attende per promuovere e affermare un modello di economia circolare che superi definitivamente la pratica dell’usa e getta, conducendoci appieno nella mobilità del terzo millennio”.