MAN BUS / Lion's City cinque porte per la SAI Treviglio

Lunedí, 11 Aprile 2016

Treviglio fa un passo avanti nella mobilità collettiva. Un MAN Lyon’s City a cinque porte è entrato a far parte della SAI Treviglio Srl, storica azienda di trasporto locale della “bassa” bergamasca. La scelta di un veicolo a cinque porte risponde a un preciso scopo: garantire un’omogenea e rapida salita a bordo nelle ore di punta ai tanti studenti che la SAI trasporta quotidianamente. La storia dell’azienda della famiglia Marini affonda le radici negli anni Trenti del secolo scorso. Dai fedeli della Madonna di Caravaggio di allora agli studenti di oggi, la crescita della SAI Treviglio Srl non ha conosciuto praticamente sosta. Le diverse generazioni che si sono succedute alla guida della società, il cui acronimo sta per Società Autolinee Interprovinciali, hanno sempre avuto ben presente la storia e gli obiettivi dell’azienda, dettati nel lontano 1918 dai fratelli Luigi e Francesco Marini che, reduci dalla Prima guerra mondiale, organizzarono i primi trasporti di passeggeri nella città di Treviglio. Sostenuti da spirito imprenditoriale e preparazione tecnica, i fratelli Marini all’inizio riuscirono ad adattare al trasporto persone alcuni camion residuati bellici, gettando così le basi per il futuro sviluppo della SAI. L’attività è cresciuta anno dopo anno, ma fondamentale negli anni Trenta fu il culto della Madonna della vicina Caravaggio: l’occasione giusta per far nascere la prima linea di trasporto pubblico e rispondere così alla grande affluenza di fedeli che partiti da Milano giungevano in pellegrinaggio al santuario. Nel mese di maggio si arrivava addirittura a garantire un servizio “24h non-stop” per poter gestire la gran quantità di pellegrini che volevano raggiungere il luogo di culto. Passata la Seconda guerra mondiale, l’Italia si tuffa con determinazione nella ripresa post-bellica, innesca il boom economico e sorgono attorno alle grandi città importanti complessi industriali. In particolare, Milano diventa il polo più importante di tutta la regione con le grandi fabbriche del suo hinterland: Falk, Pirelli, Magneti Marelli, a cui si aggiungono le tessiture bergamasche di Villa d’Almè, Cassano e Fara d’Adda. Tutte destinazioni che devono essere raggiunte quotidianamente da migliaia di operai a cui SAI garantisce viaggi puntuali e sempre più confortevoli grazie ai nuovi bus via via acquistati. Si arriva così ai giorni nostri: molte grandi fabbriche hanno chiuso i battenti, ed è la popolazione scolastica a garantire la domanda di trasporto che la terza e quarta generazione della famiglia Marini, Angelo e i figli Achille e Francesco, continuano a gestire con la stessa competenza e lungimiranza dei loro predecessori. “Oggi l’azienda è organizzata in due società - spiega Achille Marini - la capogruppo è sempre la SAI Treviglio Srl a cui si è affiancata la controllata Autolinee Aschedamini Srl. Insieme le due aziende gestiscono otto linee giornaliere con cadenza oraria, che si sviluppano tutte nella parte “bassa” delle province di Bergamo, Brescia e Milano, nel triangolo compreso tra Bergamo, Chiari e Gessate dove chi deve raggiungere la metropoli milanese può proseguire con la metropolitana. Per rispondere a questa domanda attualmente abbiamo una flotta complessiva di 120 bus (90 in carico a SAI , 30 ad Aschedamini) di cui più della metà sono MAN e NEOPLAN, tra cui i recenti Lyon’s City A37, A36 e A40, quest’ultimo in un allestimento particolare a cinque porte per permettere un’omogenea e veloce salita e discesa delle persone negli orari di punta. Fa sempre parte del gruppo anche la Punto Bus Srl, officina specializzata per la riparazione nonché il commercio di autobus usati”. “È stato alla fine degli Ottanta che abbiamo acquistato i primi tre bus MAN di seconda mano e siamo rimasti colpiti dalla loro efficienza e robustezza – aggiunge Angelo Marini - Da allora appena ne abbiamo la possibilità cerchiamo sempre di privilegiare MAN o NEOPLAN nelle nostre scelte, che sono comunque sempre soggette ad asta pubblica. Quello che mi piace dei MAN è che non si butta mai via niente, l’evoluzione dei modelli rispetta precisi criteri di modularità, così un bus che esce di servizio diventa un piccolo fornitore di ricambi per quelli che restano in strada. Oltre a questo l’attenzione al servizio di MAN Truck & Bus Italia fa il resto; sono sempre pronti a rispondere alle nostre esigenze e a cercare con noi la soluzione migliore. Oggi la nostra flotta percorre quotidianamente più di 6mila km trasportando oltre 7mila passeggeri; complessivamente, lo scorso anno abbiamo percorso quasi 2 milioni di chilometri trasportando 2,2 milioni di persone. Numeri che si commentano da soli”.

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