IBE 2014 / Trasporto e turismo scolastico, vince il pullman
Trasporto e turismo scolastico: un giro d'affari annuo di 677 mln di euro complessivi che muove il Pil del Paese. Una ricerca commissionata all'Isfort da Anav (l'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, che rappresenta le aziende di bus), per la prima volta accende i riflettori su un segmento importante non solo per l’ economia – sono quasi 3.700 le aziende coinvolte – ma soprattutto per l'istruzione delle nuove generazioni, l’organizzazione di tempi di vita e di lavoro delle famiglie e la mobilità sostenibile nelle città. Sono quasi 750mila gli studenti che ogni giorno coprono il tragitto casa-scuola con un bus dedicati e quasi 3 mln quelli che ogni anno partecipano a gite scolastiche e viaggi di istruzione di uno o più giorni. Un mercato potenzialmente molto più ampio che deve fare i conti con la crisi economica di enti locali e famiglie.
La ricerca, che verrà presentata giovedì 9 ottobre all'IBE di Rimini (fiera internazionale del turismo su autobus), mette in luce – tra l'altro - che l'autobus è il mezzo di trasporto di trasporto su strada meno inquinante in termini di km/passeggero e soprattutto il più sicuro (40 volte più dell'automobile) per caratteristiche produttive dei mezzi e professionalità degli autisti. Un dato spicca su tutti: la marcata tendenza al “risparmio” di enti locali ed istituti scolastici che mette a rischio gli standard del servizio perché – questa la stima di Isfort – 2 euro di risparmio al giorno per singolo passeggero possono azzerare i profitti dell’impresa e quindi deteriorare il livello di qualità e sicurezza del servizio.