ANAV / Vinella: “Il trasporto collettivo su gomma sposti l’attenzione sul cliente”

Lunedí, 27 Giugno 2016

È di 2,5 euro la somma in più che gli utenti italiani sarebbero disposti a pagare per trovare maggiore qualità nei servizi delle autostazioni del trasporto pubblico. Il “valore edonico” è stato calcolato nello studio “Il ruolo delle autostazioni come elemento di qualità per il trasporto collettivo su gomma ed intermodale gomma-ferro”, condotto dall’Università di Napoli Federico II e presentato questo fine settimana a Roma nel corso dell’assemblea annuale dell’ANAV.
L’analisi cerca di rovesciare il punto di vista con cui finora si è guardato al settore in Italia, mettendo al centro dell’indagine la percezione complessiva di un viaggio, la “travel experience”, che risulta fortemente influenzata dalla qualità dall’interscambio modale presso i terminal, oltre che dai servizi di trasporto utilizzati. La riqualificazione estetica e architettonica dei terminal bus, l’offerta di nuovi servizi ai viaggiatori come punti ristoro, wi-fi, info point, galleria commerciale, sale d’attesa confortevoli e climatizzate, diventano oggi fattori chiave che potrebbero allargare il bacino di utenza in maniera sostanziale.
“Riportare al centro l’utente cominciando a chiamarlo con il nome giusto, ovvero ‘cliente’ , deve essere la priorità di ogni nuova pianificazione nel settore del Tpl, come in quello dei servizi a lunga percorrenza - ha affermato il nuovo presidente di ANAV Giuseppe Vinella (nella foto) nel corso della presentazione-. Limitarsi a rincorrere la contribuzione pubblica, accantonando le esigenze dei viaggiatori, è una logica che deve appartenere solo al passato”.
 

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