INTEGRAZIONE TRENO E BUS / Domani i risultati delle indagini promosse da ANAV e svolte da Politecnico di Milano e Studio META

Lunedí, 10 Novembre 2014

Il diritto ad una mobilità universale ed accessibile non può essere compresso, né tanto meno essere messo in discussione dalla crisi economico-finanziaria del Paese. Su queste premesse ANAV ha avviato un processo complesso ed organico di analisi delle attuali modalità di garanzia del diritto alla mobilità, al fine di individuare gli spazi di miglioramento e sottoporre proposte concrete di politica industriale alle istituzioni ed agli stakeholder del settore. La presentazione dello studio commissionato al Politecnico di Milano ed allo Studio META, e focalizzato sulle possibili integrazioni tra treno e autobus nelle linee di lunga percorrenza, rappresenta la prima tappa di questo processo. Il tema dell’integrazione e dell’efficientamento modale rappresenta, infatti, una delle leve strategiche trasversali di riprogrammazione dei servizi di trasporto universale, valida a livello nazionale, per le linee di lunga percorrenza, ma altrettanto fondamentale a livello regionale e locale per l’offerta di trasporto pubblico. Solo per il servizio ferroviario universale di lunga percorrenza lo Stato spende ogni anno 220 milioni di euro per il contratto di servizio con Trenitalia. Altri 3mila milioni circa di euro all’anno sono spesi dalle Regioni per i servizi di trasporto ferroviario regionale. Nonostante ciò, in molte parti del territorio, i servizi sono insufficienti, di bassa qualità, o, in alcuni casi, addirittura inesistenti. È evidente, quindi, che occorre ridisegnare la “mappa” della mobilità pubblica. Partendo dall’offerta di servizio universale ferroviario sulle linee di lunga percorrenza, l’analisi condotta dall’équipe del prof. Paolo Beria giunge ad una proposta di rivisitazione dell’offerta che, attraverso l’integrazione tra treno e bus, può portare ad una riduzione del 20% dei costi a fronte di un servizio che permetterebbe di raggiungere l’8% in più di popolazione ogni giorno. Lo studio propone alcune strategie che, a parità di livelli di connettività, consentirebbero risparmi elevati attraverso l’efficientamento modale e maggiori spazi di mercato per gli autobus di lunga percorrenza che, già oggi, svolgono in regime di libero mercato e senza alcuna contribuzione pubblica un servizio di alta qualità, efficiente e capillare, soprattutto nei collegamenti tra il Sud e il Nord del Paese. Il coinvolgimento delle istituzioni e degli stakeholders in questa proposta di politica della mobilità inizia con la Tavola rotonda organizzata da ANAV, che si terrà domani, martedì 11 novembre, al Residence di Ripetta – Sala Bernini (via Di Ripetta 231, Roma), a seguito della presentazione dello studio e alla quale parteciperanno: Nicola Biscotti, Presidente Anav; Enrico Finocchi, Direttore generale per l’intermodalità Ministero dei Trasporti; Altero Matteoli, Presidente Commissione Lavori pubblici del Senato; Michele Meta, Presidente Commissione Trasporti della Camera; Federico Lovadina, Presidente Agens; Andrea Pezzoli, Direttore generale per la concorrenza Autorità antitrust; Giuseppe Proto, Amministratore delegato di Arriva Italia Rail; Alessandro Rocchi, Segretario nazionale Filt-Cgil; Massimo Roncucci, Presidente Asstra. Conclusioni di Riccardo Nencini, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Modera l’incontro il giornalista di “la Repubblica” Vincenzo Borgomeo. 

Compila il seguente modulo per ricevere la nostra newsletter:

ISCRIVITI

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli.

Ok