RENAULT / Impronta di carbonio ridotta del 10 per cento in tre anni

Giovedí, 5 Giugno 2014

Essendosi pubblicamente assunto l’impegno di ridurre la propria impronta di carbonio del 10 per cento tra il 2010 e il 2013 e avendo raggiunto tale obiettivo, il Gruppo Renault ha realizzato un primato nell’industria automobilistica. Tale politica si inscrive nella forte volontà dell’azienda di ridurre i gas a effetto serra (in particolare la CO2) generati dai propri prodotti e attività, per svolgere un ruolo attivo nella lotta contro il riscaldamento climatico a livello mondiale. Da circa vent’anni, Renault porta avanti una politica ambientale applicandola a tutte le attività dell’azienda. E nell’ottica del continuo miglioramento, Renault si è impegnata a perseguire i suoi sforzi per tutta la durata del piano strategico, con un obiettivo di riduzione media delle emissioni di CO2 del 3 per cento l’anno tra il 2010 e il 2016, in linea con le previsioni di vendita mondiali. A tale scopo, Renault sta attuando piani d’azione sull’intero ciclo di vita dei prodotti e per tutte le sue attività. Grande attenzione è dedicata alla fase di utilizzo dei veicoli, dalla quale deriva la maggior parte dei gas a effetto serra calcolati nell’impronta di carbonio globale. Nel 2013, Renault è diventato il costruttore europeo i cui veicoli emettono meno CO2 all’utilizzo - meno di 115 g di CO2/km - grazie a una gamma di veicoli termici sempre più ecologici e all’inedita offensiva di lancio di una gamma di veicoli 100 per cento elettrici. Poiché l’estrazione delle materie prime necessarie alla fabbricazione dei veicoli è all’origine di una parte rilevante della sua impronta di carbonio, Renault prosegue nella strategia di impiego delle materie riciclate. È in particolare leader nel'’integrazione delle plastiche riciclate, con un tasso medio dell’11 per cento, un dato in costante aumento.
Renault sta riducendo le emissioni di anidride carbonica in tutte le sue attività. Le fabbriche tagliano i consumi energetici e fanno un uso sempre maggiore di energie rinnovabili, come nel caso della fabbrica a zero emissioni di CO2 di Tangeri in Marocco. A livello di trasporti logistici, i tassi di riempimento delle bisarche vengono ottimizzate per ridurne il numero. Il Gruppo sta inoltre lavorando per ridurre i gas a effetto serra nelle sue attività terziarie, introducendo strumenti informatici più efficienti dal punto di vista energetico e soluzioni per ridurre gli spostamenti dei lavoratori. 

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