GRUPPO MASCIO / Entro fine anno nella flotta nuovi mezzi: anche veicoli Mercedes, Ford e Scania

Lunedí, 29 Novembre 2021

Un investimento di un milione e mezzo per confermarsi leader nel settore dell’autotrasporto. Gruppo Mascio cresce, investe e aumenta il parco macchine dimostrando di essere un’azienda capace di andare in controtendenza nonostante la crisi pandemica. In previsione di nuovi cantieri la realtà bergamasca entro la fine del 2021 ha in programma di aggiungere venti nuovi modelli di ultima generazione 4.0, ampliando la flotta a disposizione con trattori stradali, rimorchi, pompe carrate, beton pompe e autobetoniere.
Attualmente il Gruppo guidato da Stefano Mascio muove 500 mezzi pesanti in tutta Italia. L’azienda bergamasca, leader dell’autotrasporto nell’ambito dell’edilizia civile e delle grandi opere, è in continua evoluzione. Già lo scorso anno, in piena pandemia Covid, con un incremento di 90 mezzi tra trattori stradali, rimorchi, pianali e furgoni, vanta un parco macchine di 250 tra camion e betoniere.
Per garantire il miglior servizio ai propri clienti e le migliori prestazioni nei cantieri, il Gruppo non si limita ad aumentare il numero dei mezzi, che vengono sostituiti e rinnovati ogni cinque anni, ma fa realizzare mezzi su misura per ogni cantiere, rigorosamente Euro 6, dalle più accreditate ed autorevoli casa automobilistiche, come Mercedes, Ford, Scania.
Tra questi troviamo un pianale stradale composto da quattro assi completamente modificato per l’autotrasporto di autobetoniere Atex, implementate con un investimento suppletivo per operare in cantieri con presenza di gas. Nella lunga lista di mezzi che fanno parte del parco firmato Gruppo Mascio sono presenti anche tre pompe carrate: una da 24 metri per operare in spazi angusti, una da 41 metri e una da 61 metri. Quest’ultima, ultimo gioiello del parco mezzi, è in grado di scaricare 18 autobetoniere da 10 metri cubi in un’ora, mentre la pompa da 24 metri è già in uso nelle gallerie a Genova. Questo business si rivela molto importante per il Gruppo, non solo sotto l'aspetto ambientale e dell'efficienza, ma potrebbe portare a un aumento di fatturato, pari a circa il 27 per cento.

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