CONFETRA / Protesta contro AgCom per disposizioni su logistica e trasporti

Giovedí, 26 Marzo 2015

“Mentre il Governo si sforza di riformare la Pubblica Amministrazione per snellire e razionalizzare l’apparato burocratico – protesta Confetra, Confederazione dei Trasporti e della Logistica, in un comunicato stampa - l’AgCom, l’Autorità per le Comunicazioni, sta disegnando per il settore postale un quadro normativo iniquo e vessatorio che non trova uguali nel resto d’Europa”. Parliamo di servizi postali che negli altri Stati europei sono riferiti sostanzialmente al servizio universale postale a disposizione dei cittadini, mentre in Italia riguardano la gestione di qualsiasi merce con peso fino a 30 kg. La conseguenza è che oggi molte imprese di spedizione e di autotrasporto devono essere titolari di autorizzazioni postali, pur non prestando servizi postali, bensì servizi logistici in settori dove la merce è di peso contenuto, come l’abbigliamento, gli accessori, i piccoli elettrodomestici... Finora la titolarità dell’autorizzazione postale comportava oneri contenuti, ma da novembre scorso l’AgCom sta emanando provvedimenti che impongono oneri amministrativi e finanziari sempre più rilevanti, dalla Carta dei Servizi, al contributo all’AgCom stessa, dall’obbligo di separazione contabile nel bilancio a quello di cambio di settore di attività. “Le imprese di logistica dovrebbero subire un’ingerenza sulla gestione della loro attività da parte dell’AgCom senza che questo abbia motivazione logica - spiega Nereo Marcucci, Presidente di Confetra - purtroppo però nessun interlocutore politico è ricettivo su certe materie e la battaglia possiamo farla solo in sede di Corte di Giustizia Europea giacché l’Italia continua a recepire le direttive comunitarie in modo del tutto arbitrario”.

 

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