CENTRO RICERCHE CONTINENTAL AUTOCARRO/ In crescita il traffico pesante in autostrada

Mercoledí, 30 Marzo 2016

Nel 2015 il traffico di veicoli pesanti in autostrada è aumentato del 3,8% rispetto al 2014. Il traffico totale è cresciuto del 3,6% rispetto all’anno precedente. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aiscat (Associazione Italiana Concessionarie Autostrade e Trafori). A fronte di un aumento del traffico in autostrada, vi è però da segnalare che sono cresciuti anche gli incidenti, che hanno fatto registrare una crescita generale del 2,6%. E’ maggiore la percentuale di crescita degli incidenti se si prendono in considerazione i veicoli pesanti: infatti, nel 2015 gli incidenti autostradali che hanno coinvolto veicoli pesanti sono aumentati del 14,2% rispetto al 2014. Si tratta di un dato da non sottovalutare, a maggior ragione alla luce del fatto che nello stesso periodo considerato gli incidenti che hanno coinvolto veicoli leggeri in autostrada non sono aumentati, ma sono diminuiti dello 0,1%. “Potrebbe sembrare un dato fisiologico – commenta Alessandro De Martino, Amministratore delegato di Continental Italia – che con la crescita del traffico in autostrada siano aumentati anche gli incidenti. Vi è però da sottolineare che l’obiettivo della strategia messa in campo dall’Unione Europea è quello di aumentare la sicurezza stradale e quindi di ridurre il numero di incidenti e di persone coinvolte negli incidenti in tutto il continente. Anche Continental è fortemente impegnata sul tema della sicurezza, infatti è riconosciuta come un centro di competenza nella sicurezza stradale e nella mobilità sostenibile ed è firmataria della Carta Europea sulla sicurezza stradale, che ha come obiettivo quello di risparmiare 25.000 vite ogni anno a causa d’incidenti sulle strade europee. Per questo Continental mette a disposizione di tutti gli automobilisti e degli operatori del settore dell’autotrasporto tecnologie di ultima generazione che contribuiscono ad aumentare la sicurezza e al contempo consentono di ridurre le spese di gestione dei veicoli. Ad esempio, un semplice sensore che controlla la pressione di gonfiaggio dei pneumatici (Tyre Pressure Monitoring System, o TPMS, come il ContiPressureCheck di Continental) è sufficiente per diminuire i consumi di carburante, e quindi anche le emissioni nocive, e mette a disposizione dei conducenti le informazioni necessarie per decidere se i pneumatici sono adatti alla circolazione o meno, contribuendo quindi ad accrescere il livello di sicurezza del veicolo stesso”.

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