LETTERA AL MINISTRO / Uggé: "Alfano dica se i trasportatori hanno gli stessi diritti dei No Tav"

Giovedí, 8 Agosto 2013

Lettera aperta del presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè al ministro Angelino Alfano. “L’Italia è un Paese dove esistono diritti uguali per tutti? A me non sembra affatto. Quello che mi sembra invece è che ci siano persone che hanno diritto di calpestare i diritti altrui. Persone che per esercitare il loro diritto di protestare contro una nuova infrastruttura, calpestano il diritto di migliaia di trasportatori di potersi muovere liberamente, di poter continuare a lavorare. Quello che voglio sapere dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, è per quanto tempo ancora pochi “intoccabili” potranno continuare ad avere solo diritti, e migliaia di lavoratori solo doveri”. Con queste durissime parole Uggè ha commentato l’ennesimo blocco No Tav avvenuto sull’autostrada Torino-Bardonecchia, inscenato da poche decine di attivisti. “Pochi manifestanti che hanno danneggiato moltissimi lavoratori”, ha tuonato Uggè, “e che hanno cancellato il diritto di ognuno di noi a spostarsi liberamente, a far circolare liberamente merci e persone, il diritto alla mobilità. Quello che chiedo al ministro Alfano e al Governo è: l’Italia è ancora uno Stato di diritto? E, soprattutto, riconosce gli stessi diritti a tutti? Nel caso No Tav non mi sembra proprio…”.

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