UNRAE / Veicoli Industriali: a febbraio 2022 mercato torna in crescita

Mercoledí, 9 Marzo 2022

Il Centro Studi e Statistiche UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di febbraio 2022, confrontato poi con febbraio 2021.
Nel mese scorso, il mercato dei veicoli industriali ha registrato una leggera crescita rispetto allo stesso mese 2021, con 2.210 unità immatricolate contro 2.143, pari a +3,1%. Il rialzo delle vendite è trainato dalla fascia di veicoli da 3,51 a 6 t, che cresce di oltre 100 veicoli rispetto allo scorso anno. Rimangono sostanzialmente invariate le immatricolazioni di mezzi pesanti di massa superiore a 16 t, ferme a quota 1.830 e leggermente in calo rispetto alle 2.000 unità di gennaio 2022.
Paolo A. Starace- Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, commenta così questi ultimi significativi dati, giunti per di più in un periodo, quale quello attuale, molto delicato e particolare per l'Europa e il mondo intero: “Accogliamo positivamente il lieve incremento del 3,1% di febbraio 2022, malgrado lo stallo delle vendite di veicoli pesanti rifletta le difficoltà ormai consolidate delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica. In questo periodo l’incertezza è ulteriormente aggravata dalla situazione geopolitica internazionale che temiamo possa ripercuotersi notevolmente anche sulla produzione di veicoli industriali”.
Entrambe le nazioni in conflitto forniscono svariata componentistica al settore automobilistico e il Presidente ha espresso preoccupazione per le conseguenze inevitabili sulla capacità produttiva delle Aziende costruttrici, ancora non visibili dai dati di febbraio 2022.
“La grave crisi corrente, che auspichiamo possa risolversi nel miglior e più breve tempo possibile, avrà effetti anche sulle imprese operanti nel settore del trasporto – sottolinea il Presidente – in quanto l’Ucraina conta numerosi siti produttivi di filiera e poiché il prezzo dei carburanti aggraverà ulteriormente i bilanci delle imprese di autotrasporto, già fortemente colpite dall’incremento vertiginoso dei costi di gestione. A questo proposito, esprimo perplessità riguardo alla decisione di destinare parte dello stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno dell’autotrasporto, contenuto nel DecretoLegge Energia, ad un solo tipo di combustibile di orgine fossile, il quale rappresenta una percentuale trascurabile del parco circolante nazionale". 

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