ASSOTRASPORTI / Decreto Cura Italia, 'nella giusta direzione ma ancora molto da fare'

Giovedí, 19 Marzo 2020

Con l’Edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2020 è stato pubblicato il decreto-legge nr. 18 denominato “Cura Italia”, contenente le misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
I vertici di Assotrasporti applaudono alle decisioni prese dal Governo, nel bel mezzo di questo grosso stato di emergenza generale e, soprattutto per quanto riguarda il settore dei trasporti, non nasconde in parte la propria soddisfazione per le decisioni prese, sottolineando al tempo stesso alcune criticità di fondo che, ancora, restano.
“Il decreto del governo Conte va nella giusta direzione perché prevede uno scudo universale per imprese, lavoratori dipendenti e autonomi. Ma ciò che appare inadeguato è lo stock di risorse. I 25miliardi sono già ora insufficienti”. Queste le parole di Berlino Tazza, Presidente nazionale di Sistema Impresa.
Per quanto riguarda il settore del trasporto merci, il decreto introduce misure positive per il comparto, mediante la sospensione momentanea del pagamento di diverse imposte e contributi, come i versamenti dell’Iva, ritenute, contributi previdenziali e assistenziali di marzo, dei canoni di lavoro portuali e dei diritti doganali. Inoltre, è stata prorogata la circolazione dei veicoli da sottoporre alle attività di visita, prova e revisione fino al 31 ottobre 2020. In questo modo, il Governo cerca di alleggerire gli oneri di un settore che sta silenziosamente affrontando la lotta al coronavirus in prima linea, con camionisti e corrieri che ogni giorno percorrono le strade dell’Italia rischiando il contagio per permettere la continuità dei servizi minimi e l’approvvigionamento dei beni di prima necessità a tutti i cittadini.
Tuttavia, nelle ultime disposizioni varate dal Governo, non ci sono misure volte a tutelare i diritti minimi degli autotrasportatori, come la garanzia di trovare un luogo di ristoro aperto durante la giornata, di usufruire di servizi igienici dotati di doccia la sera e di ricevere i dispositivi di sicurezza da utilizzare per prevenire il contagio.  

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