ANITA / Salvini e gli stakeholder di settore incontrano ministro tedesco Volker Wissing

Mercoledí, 1 Febbraio 2023

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha invitato a Roma, nella giornata di ieri, l’omologo Ministro tedesco, Volker Wissing, per incontrare importanti stakeholder del settore dei trasporti e creare un dialogo sulle principali tematiche attualmente in essere e sull’impatto che la transizione verde e digitale sta avendo sulla filiera. Il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner, dopo aver ringraziato i due ministri per l’opportunità concessa e aver ribadito il pieno sostegno nei confronti delle transizioni in atto nel settore, ha voluto concentrare gran parte del proprio intervento sull’annosa questione del passaggio attraverso il corridoio del Brennero, più volte denunciata negli anni dall’Associazione. Il numero uno di ANITA, commenta così questo incontro, inviando il suo personale ringraziamento al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti tedesco: “Noi associazioni desideriamo ringraziarla per la sua visita in Italia, ma anche per il suo impegno profuso negli anni per garantire una circolazione delle merci tra Italia e Germania senza ostacoli. Purtroppo però né i suoi sforzi né quelli dei suoi predecessori hanno avuto successo finora, in quanto le ostruzioni del governo tirolese sono aumentate nel corso degli anni invece di ridursi”. Tale situazione è per il Presidente di ANITA ancora più grave se si considera che, grazie ai numerosi investimenti posti in essere dalle imprese per rinnovare il parco veicolare con mezzi di ultima generazione, nei vari punti di misurazione delle emissioni posti lungo il corridoio del Brennero non è stato rilevato negli ultimi anni nessun superamento dei valori limite previsti dalla normativa comunitaria. Baumgartner si è dunque focalizzato sul trasporto combinato strada/ferrovia, evidenziando come la ferrovia del Brennero sia già al limite a causa delle circa 15 milioni di tonnellate di merci che transitano attraverso di essa, e sottolineando inoltre come il mantenimento dell’attuale ripartizione modale, in attesa dell’apertura della Galleria di Base del Brennero prevista per il 2033, causerà un incremento del 34% del volume di merci trasportate su rotaia. “La ferrovia in Svizzera crea più tonnellaggio rispetto al Brennero solo perché lì sono disponibili due infrastrutture ferroviarie, non perché la ferrovia attraverso il Brennero non verrebbe utilizzata in maniera adeguata”. Il Presidente di ANITA ha dunque esposto al ministro Wissing le uniche soluzioni considerate possibili a seguito della procedura di infrazione nei confronti dell’Austria, ovvero l’abolizione del doppio pedaggio notturno da Innsbruck al Brennero, l’abolizione del divieto di circolazione notturna sulla A12, l’abolizione del divieto del sabato mattina e la modifica del divieto settoriale di circolazione, che dovrebbe riguardare solo i trasporti di lunghezza superiore a 700 km e includere anche il traffico di destinazione e origine dal Tirolo. “Noi trasportatori accetteremmo anche il cosiddetto pedaggio di corridoio, naturalmente solo con la contemporanea abolizione dei divieti citati” – ha proseguito Baumgartner – “Un'infrastruttura che è già sovraccarica non può essere limitata da divieti di guida notturna e deve essere aperta 24 ore al giorno". Il Presidente di ANITA ha dunque proposto di regolare i pedaggi in base alle finestre temporali, prevedendo pedaggi più alti nelle ore di punta e pedaggi più bassi nelle ore notturne, evidenziando inoltre come le soluzioni alternative quali il sistema di slot non siano solamente difficili da realizzare, ma andrebbero a costituire una significativa restrizione alla circolazione delle merci, limitando gli scambi commerciali tra Italia e Germania. L’iniziativa realizzata per la prima volta dal Ministro Salvini, che sta affrontando con estrema coerenza e determinazione il problema del passaggio attraverso il corridoio del Brennero, ha rappresentato un incoraggiante segnale verso la risoluzione di una situazione considerata inconcepibile e inaccettabile per le imprese del nostro Paese e che danneggia inevitabilmente anche il comparto economico del principale partner europeo dell’Italia. 

 

 

 

Foto: RaiNews 24

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