A22 / Obbligo tampone ai camionisti: ieri giornata infernale, oggi traffico pesante più scorrevole
A22, "giornata infernale". Con queste pochissime parole si potrebbe riassumere il lunedì tragico vissuto dai camionisti, costretti a lunghe file prima di oltrepassare il confine per dirigersi in Austria e Germania.
Su disposizione dei rispettivi Governi, i camionisti italiani provenienti dall'Italia sono costretti a presentarsi ai posti di blocco e di confine, muniti di certificazione attestante la negatività al tampone.
Tampone al quale devono sottoporsi, almeno, 48 ore prima di entrare in Austria. Non tutti gli operatori di settore conoscevano questa "conditio sine qua non", ragion per cui sono stati condannati a mettersi in fila per sottoporsi al test antigenico.
Il tutto è accaduto nel giorno in cui Paolo Uggè, Presidente di Conftrasporto-Confcommercio, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, chiedendo il rispetto del principio di reciprocità o equo trattamento: anche i camionisti provenienti da Germania e Austria, costretti a transitare in Italia per lavoro, dovrebbero essere sottoposti a tampone molecolare o test antigenici rapidi.
Intanto, a distanza di quasi 24 ore, la situazione è decisamente migliorata e il traffico pesante più scorrevole. Questo grazie alle postazioni allestite dove personale medico-infermieristico e personale medico militare sono a disposizione per l'esecuzione dei rispettivi tamponi a tutti gli autotrasportatori.