TRASPORTO FERROVIARIO / Treni, doppio binario Piemonte-Liguria

Lunedí, 5 Ottobre 2015

Fischia Balocco ripartono i treni. Non è andata proprio così, ma almeno all’assessore regionale ai Trasporti va riconosciuto che il suo ottimismo e l’attività di moral suasion nei confronti del governo è stato premiato. Certo, manca il via libera da parte del ministero dell’Economia – ovvero mettere mano al portafogli pubblico per pagare Trenitalia – ma per il dicastero dei Trasporti gli Intercity devono restare quelli che sono. Il paventato taglio (da parte delle Ferrovie dello Stato) di almeno la metà delle corse sulle principali direttrici, tra cui la Torino-Genova, sarebbe scongiurato. Il condizionale è dovuto nell’attesa della decisione del Mef, che appare probabile andrà nella stessa direzione imboccata dal ministero di Graziano Delrio. “L’altra volta siamo riusciti ad evitare quello che Trenitalia aveva annunciato speriamo di farcela anche adesso” aveva detto pochi giorni fa, in pieno allarme, Francesco Balocco. La risposta arrivata dagli uffici di Porta Pia è quella attesa: da parte del ministero delle Infrastrutture c’è “la volontà di affidare agli stessi patti e alle stesse condizioni a Trenitalia spa i servizi per le annualità 2016 e 2017”.
Il capostazione di Sergio Chiamparino può, tuttavia, tirare un sospiro di sollievo e andare avanti su un altro binario parallelo: quello con la Liguria. I primi contatti tra con la regione confinante in materia di trasporto pubblico locale “stanno già dando i primi risultati” conferma Balocco che sta lavorando in tendem con il suo omologo ligure Giovanni Berrino al fine di procedere a una riorganizzazione dei servizi ferroviari reciprocamente vantaggiosa e lavorare, in prospettiva, a una gestione integrata delle linee di comune interesse. Alcuni risultati, secondo le previsioni dell’assessorato di corso Stati Uniti si vedranno già dal prossimo cambio orario: i servizi piemontesi sulla linea Asti-Acquisaranno posti in coincidenza con quelli liguri sulla Acqui-Genova. Su quest’ultima tratta, inoltre, presto non vi sarà più la limitazione del servizio a Genova Borzoli: riprenderà così la piena funzionalità della linea, in continuità con quella piemontese. Sinergie interregionali anche per la Torino-Savona: alle tre coppie di treni che nel periodo estivo la Regione Piemonte fa oggi proseguire a proprie spese fino a Ventimiglia si aggiungeranno, per quello invernale, analoghe prosecuzioni a carico della Liguria. Nell’accordo si è stabilito che nella tratta fra le due città liguri andranno servite tutte le stazioni – cosa vantaggiosa tanto per i pendolari liguri quanto per i turisti piemontesi, che usufruiscono di tutte le località della riviera.
Convinto che “da un maggior coordinamento tra le due Regioni non potranno che derivare benefici per i pendolari e una miglior organizzazione del servizio”, Balocco tornerà ad incontrarsi con Berrino il prossimo 24 ottobre a Limone Piemonte. In quella sede si affronterà ancora il tema degli Intercity, con meno allarme vista l’indirizzo espresso dal ministero dei Trasporti, ma non senza tralasciare il fatto che resta una questione aperta e capace di ripresentarsi nei prossimi anni. Questione spinosa e irta di ostacoli come del resto lo è stata anche non più tardi di un anno fa quando il Piemonte ha dovuto mettere in campo una sorta di diplomazia discreta, ma pressante con ministeri e Ferrovie per riuscire ad evitare quello che ormai pareva deciso: la soppressione degli Intercity sulla Torino-Genova.
Siamo alla fine dello scorso anno e a piazza di Porta Pia c’è ancora Maurizio Lupi. L’obiettivo indicato ai dirigenti del dicastero è quello di tagliare i costi sui servizi ferroviari a lunga percorrenza. Nella lista nera ci sono anche gli intercity Torino-Genova e c’è pure una data fissata per lo stop: l’inizio dell’estate 2105. È a quel punto che l’assessore piemontese intensifica le sue trasferte romane, chiede rassicurazioni che, però, non arrivano. Invitabile correre ai ripari e pensare al male minore e così al ministero dice; dateci metà dei soldi che spendete oggi per la Torino-Genova e noi assicureremo servizi regionali altrettanto rapidi e più economici per i viaggiatori. In più nel pacchetto l’assessore propone un potenziamento dei servizi sulla Cuneo-Ventimiglia per chiudere il contenzioso fra Italia e Francia con Parigi che vanta un credito di un bel po’ di milioni. Meglio allargare il fronte, tant’è che Balocco sigla un'alleanza con Assoutenti, per fare blocco con i pendolari piemontesi e liguri e poter aggiungere la loro firma alla proposta indirizzata a Roma. Nella capitale l’assessore torna a maggio e le notizie sono buone: la proposta è giudicata sostenibile. Restano solo questioni burocratiche ad impedire l’operazione, e sono di poco conto: si tratterebbe di affidare a una Regione servizi finora eserciti dallo Stato, un cambiamento di modello che creerebbe precedenti e questo allarma i piani alti del ministero. Ma allo stop definitivo degli Intercity manca solo più un mese. La soluzione più rapida è anche la più scontata: confermare i servizi fra il capoluogo piemontese e Genova. E così sarà, ma solo per qualche mese, visto che a fine anno il contratto con Ferrovie dello Stato scade e Trenitalia aspetta ancora i soldi. Siamo alle scorse settimane, l’assessore sparge ottimismo, ma sa che tutto può finire su un binario morto. Torna a premere sul ministero, facendo asse in Regione con il consigliere Valter Ottria e nei Palazzi romani con la parlamentare Cristina Bargero, mentre Chiamparino parla con i vertici di Trenitalia per indurli a prendere posizione. La situazione è analoga a quella di pochi mesi addietro. E alla fine, anche questa volta, il capostazione di Chiamparino può mettersi il berretto e fischiare. Disco verde, per ora. (fonte lo spiffero.com)
 

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