TRAFFICO A ROMA / Anelle ferroviario: a breve ecopass a punti

Venerdí, 31 Gennaio 2014

Continua la missione del sindaco Ignazio Marino per rendere la città di Roma il più ecologica possibile. Dopo la clamorosa iniziativa di rendere pedonali tutti i Fori Imperiali, adesso la giunta comunale ha deciso di seguire l’esempio di Milano per ridurre il traffico in centro. Ma non solo. Tra Ecopass, autobus e tanto altro, i romani potrebbero vivere una vera e propria rivoluzione nell’arco di pochi anni. L’iniziativa più interessante sembra essere quella già intrapresa da Milano qualche anno fa, e che ha dato ottimi risultati: introdurre l’Ecopass. L’idea è quella di limitare l’accesso nelle zone dell’anello ferroviario, decisamente vasta, attraverso una sorta di bonus a punti, a spiegarne il funzionamento è stato l’assessore ai trasporti di Roma Guido Improta: “Tutte le targhe avranno associato un bonus ingressi alla zona dell’anello ferroviario, che andremo a quantificare: per esempio a Milano, nell’area ecopass, sono 40. L’uso di questo bonus, se sarà virtuoso, non determinerà un costo per i cittadini; ma chi invece non accetterà di modificare i propri comportamenti e prenderà sempre l’auto dal lunedì al venerdì, é evidente che sarà costretto a pagare.
I risultati a Milano sono stati positivi, e l’amministrazione meneghina è riuscita a diminuire sia il numero di auto che entrano nell’area che l’inquinamento, ottenendo anche un introito per le casse cittadine. In questo caso, afferma l’assessore ai trasporti Guido Improta, i ricavati saranno destinati al potenziamento del trasporto pubblico locale. Inoltre, tra i progetti allo studio, c’è anche la chiusura totale al traffico di altre zone del centro.
La conseguenza più immediata è che sempre più persone saranno spinte a prendere i mezzi pubblici, e per questo si dovrà potenziare il servizio degli autobus. Questi gli obiettivi che il sindaco Marino si è posto: aumento della velocità media dei pullman del 20%; aumento del numero degli utenti dei mezzi pubblici del 20%; aumento del numero di persone che si spostano in bicicletta del 4%; incremento delle corsie preferenziali del 40%; ridurre del 50% il numero delle vittime della strada; ridurre o eliminare del tutto i parcheggi in centro e rivedere le tariffe delle strisce blu; portare il car sharing a 2.500 auto e 80 stazioni; portare il bike sharing a 1000 bici. Questi risultati, secondo i piani del sindaco, si potranno raggiungere entro il 2020. Ma il piano mobilità che la giunta ha in mente non si ferma solo al centro cittadino. Anzi, probabilmente il vero problema della città di Roma riguarda le periferie e soprattutto le vie d’accesso alla città.
Per chi sarà costretto a spostarsi in treno, ma ha problemi economici, saranno proposti dei bonus mobilità; si pensa anche a nodi di scambio sul GRA come accade, anche in questo caso, a Milano. Si tratta di enormi parcheggi gratuiti dove le persone che vivono nei paesi limitrofi alla capitale arrivano, lasciano l’auto, e prendono mezzi pubblici come autobus e metropolitane per raggiungere il centro. Infine, per gestire meglio la mobilità, la città verrà divisa in 6 zone e non più in sole 4 com’è oggi. Il sogno sarebbe arrivare a toccare numeri come quelli di Parigi che conta appena 415 auto ogni 1000 abitanti. Oggi Roma ne ha più del doppio: 978 ogni mille.

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