UIL TRASPORTI / Nicola Petrolli, 'a Trento una gestione vintage del trasporto urbano'

Lunedí, 4 Novembre 2019

Il segretario provinciale della Uil Trasporti, Nicola Petrolli (nella foto a sinistra), è intervenuto sulla difficile situazione che sta vivendo il trasporto urbano della città di Trento. Denuncia una gestione vintage, con i "pizzini". Uno stile, un modo di fare che andava di moda quasi cinquant'anni fa, negli anni '70.
Petrolli, entrando nel merito di alcune questioni, dice espressamente: «Gli autisti dell’urbano di Trento sono i più penalizzati in quanto la gestione è rimasta agli anni settanta – spiega il segretario della Uil Trasporti – usano infatti i “pizzini gialli” per comunicare all’autista se la sua richiesta ferie è andata a buon fine e questo spesso magari il giorno prima delle ferie. Il metodo di chi fa movimento (chi decide chi fa cosa) è rimasto sempre agli anni settanta in quanto usano ancora la carta matita e gomma, grandi nostalgici o chi li gestisce preferisce farli lavorare come i gamberi – incalza ancora Petrolli – in tutti i gruppi del Trentino l’autista può lavorare nel suo giorno di riposo e scegliere se farsi pagare o accantonare la giornata, sull’urbano di Trento non si può. È normale che con un foglio di carta matita e gomma gestire 250 persone non è facile, vogliamo far lavorare in modo adeguato quelle quattro persone del movimento e di conseguenza quei 250 autisti prima che vi scappino tutti, sembra fuga da Alcatraz. Perché chi si licenzia dopo la scadenza del contratto non vuole che gli venga rinnovato? Perché in molti chiedono il trasferimento anche a 30/40 chilometri di distanza?».
Una frecciata al veleno scagliata contro il Comune e i suoi dipendenti: «In questi anni il comune si è affidato a dei consulenti del settore incompetenti. Ci si doveva appoggiare ai rappresentanti dei lavoratori che sono quelli che i percorsi li vivono quotidianamente e non di chi è chiuso nel proprio ufficio o in uno di quelli del comune, i risultati si vedono. Il Trasporto Pubblico di Trento ha una potenzialità di una macchina di lusso ma è ancora rimasto agli anni settanta con macchine con i finestrini a manovella. Aggiornatevi, siamo quasi nel 2020, avete perso solo una cinquantina d’anni». 

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