TOP THOUSAND / Mobilità aziendale: 2021 sarà l'anno dell'ibrido, 'benzina e diesel? Adieu'

Giovedí, 21 Gennaio 2021

Come cambieranno le flotte aziendali italiane nel 2021, con l’entrata in vigore della normativa che penalizza fiscalmente le vetture che producono maggiori emissioni di anidride carbonica? I fleet manager sono pronti a sostituire le auto più inquinanti con modelli più piccoli e motorizzazioni green?
Da queste serie di domande ha preso avvio la instant survey “Flotte aziendali: fringe benefit, prendere o lasciare?”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende, in collaborazione con Fleet Magazine e con il patrocinio di ANIASA. L’indagine è stata condotta su un campione di 47 fleet e mobility manager di aziende di diverse dimensioni, con un parco totale gestito di oltre 70.000 veicoli.
L’impatto sulla mobilità aziendale 2021 della normativa sul fringe benefit e del WLTP- Dal luglio 2020 la normativa sul fringe benefit (i veicoli assegnati) è cambiata, con l’aumento della quota di benefit tassabile per chi usa vetture con maggiori emissioni di CO2. Se prima, infatti, la percentuale di uso sottoposto a tassazione (quella relativa al tempo libero) era identica per tutte le vetture (30%), adesso si differenzia in base alle emissioni di anidride carbonica: per le auto comprese nella fascia tra 161 e 190 grammi/km è salita prima al 40% e, dal primo gennaio 2021, al 50%, mentre per le auto che superano i 190 gr/km si è attestata prima al 50% e, sempre dal primo gennaio 2021, al 60%. Al contrario, secondo il principio del “più inquino, più pago” (e viceversa), per le vetture con emissioni inferiori a 60 gr/km si riduce al 25%.
E nell’anno appena iniziato sulle immatricolazioni farà sentire il suo peso anche l’entrata in vigore definitiva del metodo di calcolo delle emissioni secondo il ciclo di prova WLTP, che prenderà il posto del “NEDC correlato”, che determinerà di fatto un innalzamento dei valori delle emissioni rilevati per tutti i veicoli: si potranno così ritrovare oltre quota 160 gr/Km anche alcune vetture medie a benzina e medio-grandi a gasolio.
La novità sul fringe benefit, pur applicandosi soltanto alle vetture di nuova immatricolazione e assegnazione, prevede un aggravio fiscale non da poco con tre possibili soluzioni: addebito della nuova aliquota al dipendente in busta paga, l’azienda si assume l’onere oppure modifica la car policy, rinunciando ai modelli penalizzati dalla nuova tassazione.  

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