LOGISTICA / E-commerce e digitalizzazione spedizioni: ritratto di un mercato che cambia
"C'è un tempo per tutto e un tempo in cui tutto cambia". Così sembra anche nel settore marittimo.
Il vecchio ruolo dello spedizioniere ovvero fare da intermediario tra azienda e cliente, da diverso tempo sta subendo profondi cambiamenti.
Cambiamenti imposti dall'evoluzione digitale-tecnologica che ha spinto molte realtà operanti nella Supply-Chain, in particolare nella logistica marittima, a cambiare, nettamente, la visione del proprio lavoro. Alcune hanno accettato, senza se e ma, le fine di un'era e che si scrivessero nuove pagine di storia di questo settore; altre, sono rimaste troppo ancorate a sistemi autoreferenziali, ormai vecchi e superati.
Ne è convinto di questo anche Giorgio Poggio. 50 anni con 29 anni di carriera nel mondo del "freight forwarding" e della "supply-chain", appunto.
Poggio è Managing Director della britannica Aprile UK e in una sua recente analisi sul futuro di questo settore, è convinto che una totale conversione alla digitalizzazione è la chiave di svolta per aprirsi al mercato e sperare in un futuro degno del suo nome.
Gli step da seguire, rigorosamente, sono: 1- Digitalizzazione, appunto, per vendere e aumentare la produttività. 2- Avere una piattaforma on line in grado di competere ed essere considerata anche dai diversi broker online che sono nati e si stanno facendo conoscere. 3- Cambiare il modo di vendere attraverso un piano di marketing digitale avanzato. 4-Integrare le informazioni sulla compagnia di navigazione (come la posizione del container) nella piattaforma online. 5- Avere un protocollo IT chiaro per alimentare i sistemi operativi trasferendo l'input manuale ai clienti. 6-Imparare a incassare il nostro servizio immediatamente e online (Amazon Docet). 7- Investire nelle competenze delle persone. 8- Liberarsi del nostro atteggiamento autoreferenziale ed abbracciare i cambiamenti.