CHEP ITALIA / In prima linea contro il mercato nero e per la tutela legale marchio

Martedí, 30 Agosto 2022

Ogni giorno 110mila bancali spariscono nel nulla per essere rivenduti e questo costringe le ditte produttrici e gli spedizionieri a dover ricomprare ciò che era già loro. L'ultimo rapporto sul tema, quello del 2016 di Legambiente sulle Ecomafie, attribuiva al racket dei pallet la capacità di movimentare 120 milioni di unità all'anno per un volume d'affari di 720 milioni di euro. Negli anni successivi l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti di questo mercato parallelo non è mai calata, con indagini sfociate in decine di operazioni per evasione fiscale, contraffazione, furti e rivendita di pallet usati. D'altra parte se si pensa che un pallet riciclato può valere 50 centesimi se è danneggiato, e addirittura 2 o 3 euro se presenta le dimensioni standard fissate dalle direttive europee e i timbri degli enti che ne certificano la conformità, si intuisce come su larga scala questa attività illecita possa avere una sua appetibilità.
Anche CHEP Italia in più di un’occasione ha denunciato l’esistenza di un mercato parallelo che sottrae illecitamente pallet di sua proprietà dal circuito di noleggio per immettervi bancali contraffatti o comunque di provenienza illecita. Il sistema operativo utilizzato da CHEP Italia - denominato pooling system e fondato sul concetto di condivisione e riutilizzo, anche in nome di un'intuibile logica di sostenibilità - prevede, infatti, che la società rimanga sempre proprietaria esclusiva dei pallet nonché dei contenitori noleggiati. Al riguardo già alcuni Tribunali, previo riconoscimento del titolo di proprietà di CHEP Italia, hanno emesso – nei confronti dei legali rappresentanti di alcune società coinvolte – sentenze di condanna per i reati di ricettazione e contraffazione.
Oltre ad azioni volte alla tutela legale del marchio, per contrastare il fenomeno CHEP in Spagna, Francia, Italia e Portogallo ha dotato di dispositivi di tracciabilità una parte dei suoi pallet e contenitori riutilizzabili allo scopo di scongiurare l’uscita dei bancali dal sistema circolare garantendo, parallelamente, ai propri clienti maggiore controllo e sicurezza. Attraverso diversi sensori i device segnalano informazioni quali la loro posizione o il tempo di sosta, oltre a rilevare le condizioni di qualità del prodotto, come ad esempio la temperatura. Se un pallet resta più di 6 ore fuori dal circuito, il bancale manda un alert a CHEP. In questo modo l’azienda può capire se il pallet si trova all’interno di un distributore non presente nel sistema o in un’area dove non risultano retailer o punti di smistamento. Si vengono così a generare migliaia di dati elaborati che conferiscono una serie ampia di informazioni potenzialmente condivisibili con le forze dell’ordine.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Servizio su MDT luglio-agosto 2022: https://www.ilmondodeitrasporti.com/mdt/detail/il-mondo-dei-trasporti---luglioagosto-2022.html
 

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