Il Mondo dei Trasporti - Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

Il 2015 è agli sgoccioli ed anche per il settore dei pneumatici è tempo quindi di tirare le somme. A quanto pare quello che si sta per chiudere è stato un anno tutto sommato buono, soprattutto se confrontato con i precedenti. Ci sono stati incrementi, anche se non straordinari, dal punto di vista delle vendita e margini uguali o solo leggermente superiori a quelli registrati nel 2014. “Le vendite sono cresciute anche se con percentuali comprese tra 0 e 2 per cento - racconta Guido Schiavon, presidente di Federpneus ed ex presidente TSC Consorzio Gommisti Specialisti di Padova - Registriamo percentuali con segno positivo per quanto riguarda soprattutto le prestazioni e la manodopera, che oggi sono distinte dalla vendita del pneumatico e consentono di fare bene”.

Alessandro Balduzzi, presidente di La Genovese Gomme - gruppo con otto punti vendita più una struttura per la ricostruzione in Sardegna – conferma “sell out” in crescita in termini di pezzi ed un fatturato grosso modo uguale a quello del 2014, ma un leggero “downgrade” per quanto riguarda invece i margini: “Il mercato chiede sempre più spesso pneumatici di terza o quarta fascia”, spiega a tal proposito Balduzzi. Il segmento dell’autocarro, sempre secondo Balduzzi, è quello che nel 2015 ha visto gli incrementi più interessanti per quanto riguarda le vendite del nuovo, oltre a far registrate un piccolo aumento in fatto di margini rispetto all’anno precedente. Soffre invece il ricostruito: l’andamento nel 2015 non è stato pari a quello del nuovo. Questo sarebbe legato in parte al fatto che si sono diffusi in questi anni i pneumatici di terza e quarta fascia, le cui carcasse non sempre sono adatte alla ricostruzione; in parte, per ragioni evidentemente economiche, al sempre più diffuso procrastinare l’intervento fino al punto in cui la carcassa non è più utilizzabile per una ricostruzione.

In generale, però, i segnali per il 2016 pare proprio siano positivi.