PNEUMATICI / Fino a 500.000 km con gli stessi pneumatici ricostruiti più volte
Fino a 500.000 chilometri con gli stessi pneumatici ricostruiti più volte: questa performance da record, realizzata da alcuni mezzi della società di trasporti Fraioli Trasporti, testimonia come l’uso di pneumatici ricostruiti possa contribuire in maniera importante ad aumentare l’efficienza delle flotte di veicoli per l’autotrasporto. Il dato sulla percorrenza chilometrica ottenuto utilizzando pneumatici ricostruiti è emerso durante l’intervento di Fabrizio Fraioli, titolare di Fraioli Trasporti, in occasione del recente incontro di presentazione del terzo Libro Bianco sui pneumatici ricostruiti di AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici).
Per un’azienda di autotrasporto la cosa più difficile in questo momento è far quadrare i conti in un contesto mutevole e talvolta disequilibrato. Risparmiare in termini di costo-km, che è una delle principali variabili di competitività per il settore, è vitale. In questo senso, il pneumatico ricostruito può essere un alleato davvero prezioso. “La scelta del ricostruito permette un risparmio immediato dato dal fatto che il prezzo pagato per l’acquisto è tra il 30% ed il 40% inferiore rispetto a quello pagato per un pneumatico nuovo di qualità”, ha detto Fraioli. “Ci sono però anche fondamentali risparmi in termini di consumo di gasolio. Il tutto poi è moltiplicato per ogni ricostruzione dello stesso pneumatico. Alcuni nostri mezzi hanno percorso fino a 500.000 chilometri con gli stessi pneumatici ricostruiti più volte”.
Scegliere il ricostruito, secondo quanto indicato da Fabrizio Fraioli, significa quindi per un’azienda fare una scelta economica e lungimirante perché con meno costi, meno scarto di prodotto e minor consumo di gasolio, si ha comunque un prodotto valido dal punto di vista della sicurezza, delle prestazioni ed evidentemente della durata complessiva.
Scegliere il ricostruito è anche una scelta ecologica e virtuosa, in quanto la pratica della ricostruzione consente di abbattere in maniera consistente le emissioni di CO2 rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo. Tutto ciò, naturalmente, senza rinunce in termini di sicurezza, dato che il ricostruito ha caratteristiche di affidabilità e sicurezza assolutamente analoghe a quelle di una gomma nuova.