PNEUMATICI / Per un autoarticolato 1.700 euro risparmiati ogni anno con i ricostruiti

Lunedí, 21 Ottobre 2013

Il trasporto di merci su gomma rappresenta in Italia quasi il 90% di quello totale. Anche e soprattutto nell’attuale congiuntura economica questo tipo di trasporto continua ad essere di gran lunga la modalità più flessibile ed idonea per assicurare la movimentazione delle merci sul nostro territorio. Le opportunità di risparmio nel trasporto su gomma sono molto importanti perché esiste una forte concorrenza. Tra queste opportunità sicuramente strategica è l’utilizzazione di pneumatici ricostruiti. Per un autoarticolato da 44 tonnellate, con 120.000 chilometri annui di percorrenza, infatti, la spesa della sostituzione delle gomme utilizzando ricostruiti è di ben 1.700 euro inferiore rispetto a quella che si sosterrebbe utilizzando pneumatici nuovi. Il notevole risparmio non deve però essere erroneamente imputato all’utilizzo di materiali di scarsa qualità, ma dipende dal fatto che con la ricostruzione si recupera ben il 70% del pneumatico. La ricostruzione consiste nella sostituzione del battistrada, che costituisce il 30% del valore, riutilizzando la struttura portante. Ciò è possibile proprio perché la struttura di un pneumatico ha una vita utile molto più lunga di quella del battistrada. In particolare, la ricostruzione avviene attraverso diverse fasi. Dapprima si procede con la selezione preventiva dei pneumatici attraverso l’utilizzo di specifici strumenti, dopodiché si esegue la raspatura ossia l’asportazione del battistrada residuo nonché la preparazione della superficie che dovrà accogliere il nuovo battistrada. A questa fase segue un’ulteriore ispezione della carcassa. Successivamente si procede alla soluzionatura che consiste nell’applicazione di uno strato di gomma liquida che predispone la superficie ad accogliere il battistrada che viene poi applicato con un procedimento a caldo o a freddo a cui segue la vulcanizzazione.
È importante specificare, sempre a garanzia della sicurezza, che il processo di produzione dei pneumatici ricostruiti è soggetto a rigorose norme imposte dall’Unione Europea (ECE ONU 108 e 109) che, tra l’altro, stabiliscono che sui ricostruiti vengano effettuati gli stessi controlli e le stesse prove previste per i pneumatici nuovi. Un ulteriore aspetto positivo legato all’utilizzo di pneumatici ricostruiti riguarda l’impatto ambientale. Lo smaltimento di pneumatici usati, infatti, è potenzialmente inquinante, ma può essere rallentato proprio utilizzando pneumatici ricostruiti che consentono di raddoppiare la vita del pneumatico, frenandone conseguentemente il flusso di smaltimento dopo l’uso.

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