MERCI / Caro carburante: il commento di Cinzia Franchini

Lunedí, 2 settembre 2013

Gli effetti della guerra in Siria si percepiscono anche in Italia con un rincaro dei prezzi del carburante. E mentre la quasi totalità delle aziende ha riaperto le porte dopo la chiusura estiva ecco arrivare nei distributori un incremento di prezzo che oscilla tra 0,5 centesimi e un euro. L’aumento di prezzo, questa volta non ha risparmiato nemmeno le NO LOGO. La media nazionale euro/litro oscilla intorno a 1,839 e 1,887 per benzina, 1,740 e 1,770 per diesel e 0,816 e 0,839 per GPL. I prezzi scendono di 0.08 – 0.10 centesimi se si sceglie la modalità self service. Cinzia Franchini (nella foto), Presidente CNA – FITA, commenta l'incremento: “Il nostro Paese sconta in verità chiusure protezioniste troppo forti. Il vento liberalizzatore ha travolto quasi tutti negli ultimi 15 anni tranne i soliti noti, assicurazioni, concessionari autostradali e ovviamente la distribuzione di carburante in mano alle grandi lobby del petrolio. La cosa più grave però è che su questo ritardo lo Stato non è neutrale e ci guadagna sopra con una delle tassazioni più alte in Europa (siamo al secondo posto per il gasolio). Per questa ragione la CNA-Fita ha richiesto di rompere questa cointeressenza che vede lo Stato guadagnare dall'aumento del prezzo complessivo, perché alla fine ci guadagna in percentuale”.

Compila il seguente modulo per ricevere la nostra newsletter:

ISCRIVITI

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli.

Ok