GOVERNO / Autorità trasporti: Letta chiama Camanzi

Lunedí, 15 Luglio 2013

Dopo diciotto mesi di stallo, il Governo di Enrico Letta (nella foto) sblocca il dossier dell'Autorità dei trasporti, indicando Andrea Camanzi alla presidenza e come consiglieri Barbara Marinali e Mario Valducci. Camanzi, 64 anni, è consigliere dell'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici dal 2007 dopo essere stato vicepresidente esecutivo del gruppo Telecom con una delega sulla regolazione. Barbara Marinali, 49 anni, è direttore generale per le strade al ministero delle Infrastrutture; è stata direttore generale del servizio di segreteria del Cipe presso Palazzo Chigi, nominata da Romano Prodi, con Fabio Gobbo sottosegretario, ed è passata anche per il ministero dell'Economia con Tremonti ministro. Mario Valducci, 54 anni, è stato parlamentare Pdl e presidente della commissione Trasporti della Camera nella scorsa legislatura. Marinali è l'unica confermata dalla precedente terna indicata dal Governo Monti, quando a essere indicato come presidente fu Mario Sebastiani e come altro consigliere l'ex presidente del Consiglio di Stato Pasquale De Lise. Proprio il veto del Pd a De Lise creò lo stallo che l'ex ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, non riuscì a sbloccare. La procedura di nomina prevista dal decreto “salva Italia”, che ha istituito l'Autorità, impone che i designati dal Presidente del consiglio (su proposta del ministro delle Infrastrutture) abbiano un gradimento dalle commissioni Trasporti di Camera e Senato con una maggioranza qualificata dei due terzi. Sarà ora la nuova terna a cimentarsi con il passaggio del gradimento parlamentare. L'avvio operativo dell'Autorità è un passaggio decisivo nella regolazione del settore dei trasporti, soggetto oggi a una massiccia dose di concorrenza in molti dei comparti, a partire da quello delle ferrovie ad alta velocità, mentre altri settori restano regolati in esclusiva da concessione (per esempio autostrdae e gestioni aeroportuali). L'elenco delle competenze si trova nella norma istitutiva dell'Autorità, nel decreto legge: tra i primi compiti c'è proprio quello di preparare una relazione per il governo sull'opportunità di varare una separazione societaria fra Fs-Trenitalia e la rete ferroviaria. All'Autorità competenze anche sulle tariffe e sulle convenzioni autostradali (ma solo per nuove gare e nuovi affidamenti), sugli aeroporti (ma a convenzioni dei grandi scali appena approvate) e sulle regole del settore taxi. Tra le reazioni quella del presidente di Aiscat e Assoaeroporti, Fabrizio Palenzona, che esprime “per un organismo che certamente offrirà le garanzie per un sistema di regole necessario ad operatori ed investitori del settore”.

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