FRIULI / Interscambio commerciale dei porti a 5,6 miliardi
L'interscambio commerciale marittimo del Friuli Venezia Giulia nel 2012 e' stato di oltre 5,6 miliardi di euro (-3,6 per cento rispetto al 2011), pari al 16,2 per cento del Pil della regione. Il dato emerge da una ricerca condotta dal centro studi Srm (Studi e ricerche per il mezzogiorno), collegato al gruppo Intesa-Sanpaolo, resa nota oggi nel corso di un incontro promosso a Trieste dall'Istituto per lo studio dei trasporti nell'integrazione economica europea (Istiee). In valore, il 31,1 per cento dell'import-export delle imprese della regione avviene per via marittima (nel Nord-est il 26,5 per cento, in Italia il 31,3 per cento). I porti del Nordest hanno movimentato nel 2012 oltre 101 milioni di tonnellate di merci, per una percentuale stimata di oltre il 22 per cento sul totale nazionale. Trieste e' il secondo porto italiano per merci movimentate, con oltre 49 milioni. I principali prodotti/merci oggetto di interscambio marittimo da parte del Friuli Venezia Giulia sono le categorie macchine e apparecchi meccanici (41 per cento del totale) e metalli e manufatti in metallo (28 per cento); nell'intera area Nordest invece le categorie sono macchine e apparecchi meccanici (33 per cento), mezzi di trasporto (10,6 per cento). Le aree in cui si concentra maggiormente l'internazionalizzazione marittima delle imprese della regione sono l'Asia Orientale (24 per cento del totale interscambio), Paesi Europei non Ue (22 per cento), America Centro Meridionale (12 per cento). Nel Nordest prevalgono invece Asia Orientale (27 per cento), America Settentrionale (15 per cento) e America Centro Meridionale (11 per cento).