FEDERAUTO TRUCKS / Ferrajoli: “Un anno e mezzo di crescita, ma attenzione al Brexit”
Un 2016 finora positivo per il mercato europeo dei veicoli commerciali e industriali. Appena diffusi i dati al riguardo da parte dell’ACEA (European Automobile Manufacturers Association), Gianandrea Ferrajoli (nella foto), coordinatore di Federauto Trucks, analizza non solo i risultati, ma riflette anche sul futuro del settore. “Il primo semestre del 2016 – afferma - si chiude con un bilancio altamente positivo, grazie a una crescita costante del numero delle immatricolazioni dei veicoli commerciali e industriali, al 13,5 per cento. Anzi, nel corso di tale periodo, l’Italia si è confermata la ‘locomotiva’ europea, giacché traina da 18 mesi l’incremento ininterrotto, sempre con risultati oltre il 20 per cento e con punte che oltrepassano abbondantemente il 30. Occorre, però procedere con cautela – continua Ferrajoli - considerando le potenziali cause di rallentamento o di inversione di tendenza. Bisogna che, parlando del sistema in generale, si concretizzino i contraccolpi del Brexit, finora solo paventati, per comprendere il ‘peso’ dell’uscita della Gran Bretagna dalla Ue anche nel nostro settore. Parlando specificamente dell’Italia, invece, sarà necessario verificare se le nostre reiterate richieste al Governo di approntare un Piano Nazionale Trasporti, al fine di rinnovare in nome della sicurezza, prima e della sostenibilità ambientale, poi, un parco circolante fra i più obsoleti d’Europa, di investire nell’infrastrutturazione nei distributori di carburanti ‘puliti’, d’incentivare gli autotrasportatori ad acquistare veicoli ad alimentazione ecosostenibile trovino accoglienza e un luogo di discussione e concreta realizzazione. Finora – conclude il Coordinatore di Federauto Trucks, Gianandrea Ferrajoli - l’Europa ha costituito un esempio virtuoso di crescita, ma non vorremmo che mutasse il trend e ci trovassimo alle prese con il fenomeno di arretramento delle immatricolazioni che da tempo si sta registrando negli Usa. Guardando il numeri del primo semestre, emerge una situazione critica con un significativo -34,5 per cento delle immatricolazioni. Urgono, quindi, decise contromisure, da elaborare grazie ad una cooperazione di tutti gli attori, pubblici e privati che determinano il mercato”.