IMPRESA / 500 uomini per sollevare il Concordia
Quest'oggi, lunedì, è il grande giorno del Concordia, la nave arenata davanti all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012, in un naufragio che causò la morte di 32 passeggeri. Per il suo sollevamento verrà tentata un'impresa unica nella storia, saranno coinvolti 500 uomini, oltre venti navi e saranno messe in atto operazioni di recupero che costeranno 600 milioni di euro. Di buon mattino, all'alba delle sei, avrà inizio la manovra per raddrizzare la nave, attualmente ancorata a pali per evitare un ulteriore sprofondamento. Sullo scafo sono state installate 56 catene, ciascuna lunga 58 metri e dal peso di 26 tonnellate. Sullo scafo dal lato mare sono stati messi cassoni vuoti: il relitto, fortemente deformato, sarà raddrizzato tramite argani e pompando acqua all'interno dei cassoni. L'acqua verrà quindi pompata fuori da serbatoi – installati sul lato terra – permettendo alla nave (lunga 300 metri e pesante 114mila tonnellate) praticamente di galleggiare ed essere trainata in porto (Piombino o Civitavecchia, la decisione spetta alla Protezione Civile), ma soltanto dopo lo smaltimento dei liquidi presenti nello scafo. Ultimo capitolo: una volta arrivato a destinazione, il Concordia sarà demolito.