CNA-LOMBARDIA/ Il trasporto dice no e respinge le proposte del Ministro Lupi

Giovedí, 13 Novembre 2014

I pacchetti di Lupi non sono risultati graditi alle Associazioni dell’autotrasporto. Le ragioni sono diverse. Per CNA FITA, dopo avere di fatto scongiurato il taglio delle accise, «rimane ancora da sciogliere il nodo cruciale delle spese non documentate». Le ragioni sono diverse. Innanzitutto con i pacchetti di Lupi si va a stravolgere «l’impianto della disciplina dei costi minimi (ex art. 83 bis), quale elemento di salvaguardia del principio di sicurezza». In più vengono«inseriti elementi che riguardano altre questioni che dovrebbero invece essere oggetto di un progetto di riforma complessivo del settore dell’autotrasporto merci, da approfondire con le Associazioni». Insomma, un difetto di concertazione. Entrando poi nel merito delle proposte, la Presidenza di UNATRAS giudica «necessario ripartire dal contestuale rafforzamento dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, con l’effettivo trasferimento delle competenze, quale strumento indispensabile per garantire la legalità e il rispetto delle regole, elementi essenziali per discutere di liberalizzazione del settore. Rimane ancora da sciogliere, per CNA-Fita, il nodo cruciale delle spese non documentate e molto altro non è stato neanche sfiorato dal Ministro» dice la FITA. Confartigianato Trasporti e CNA FITA hanno trovato uno spazio comune da difendere e le barricate sono state alzate. In pratica, senza la garanzia della conferma di questo tipo di sostegno ogni dialogo con il Ministero è interrotto.
Di seguito la nota stampa di Unatras. “Le associazioni dell’autotrasporto che si riconoscono in Unatras, riunitesi in data odierna a Roma, ritengono irricevibile la proposta di modifica dell’articolato normativo consegnata loro dal Ministro dei Trasporti Lupi. In essa viene stravolto l’impianto della disciplina dei costi minimi (ex art. 83bis), quale elemento di salvaguardia del principio di sicurezza. Vengono inoltre inseriti elementi che riguardano altre questioni che dovrebbero invece essere oggetto di un progetto di riforma complessivo del settore dell’autotrasporto merci, da approfondire con le associazioni. Le scriventi credono invece sia necessario ripartire dal contestuale rafforzamento dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, con l’effettivo trasferimento delle competenze, quale strumento indispensabile per garantire la legalità ed il rispetto delle regole, elementi essenziali per discutere di liberalizzazione del settore. Pertanto, stante la situazione, le Associazioni di Unatras proclamano lo stato di agitazione della categoria”.
 

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